(Roma, 28 aprile 2022). Prima la visita alla fossa comune a Bucha, poi a Borodjanka e Irpin tra le devastazioni della guerra. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, dall’Ucraina lancia un ennesimo appello. E’ diretto a Mosca. Chiede alla Russia di collaborare con la Corte Penale Internazionale (CPI) nelle indagini sui crimini di guerra perpetrati a Kiev e in tutto il Paese.
« Quando guardo quello che ci circonda qui immagino la mia famiglia in una di queste case completamente devastate. Immagino le mie nipoti scappare in preda al panico, o alcuni miei cari uccisi”, ha sottolineato Guterres. Quello che posso dire è che la guerra è un assurdità nel XXI secolo, è il male. E non c’è alcun conflitto che possa essere accettabile.”
Prima dei colloqui con il presidente Volodymyr Zelensky, il Segretario Generale delle Nazioni Unite reduce dall’incontro con Vladimir Putin, ha visitato anche Borodjanka, alla periferia di Kiev, dove le forze russe sono state accusate di aver ucciso civili. Si tratta della prima visita di Guterres nell’Ucraina distrutta dalla guerra. Una guerra, che non finirà con le riunioni, ha dichiarato in un’intervista alla CNN, ma quando la Federazione Russa deciderà di finirla e quando ci sarà – dopo un cessate il fuoco – la possibilità di un accordo politico serio.“
Civili pagano prezzo più caro
« I civili pagano il prezzo più caro della guerra. Questo va ricordato in ogni parte del mondo”, ha detto Guterres parlando davanti a due edifici residenziali di Irpin distrutti dai bombardamenti russi. Sempre alla CNN il capo dell’ONU ha aggiunto che « Putin concorda in linea di principio sulla necessità » di evacuare i civili verso i territori controllati dal governo di Kiev”.
Il segretario dell’Onu ha spiegato che sono in corso discussioni tra i funzionari delle Nazioni Unite e il ministero della Difesa russo per mettere a punto i dettagli: « Siamo anche in contatto con il governo di Kiev per vedere se possiamo avere una situazione in cui nessuno può incolpare l’altra parte per le cose che non accadono ».
Di Debora Gandini. (EuroNews)