(Roma, 23 aprile 2022). « Nulla è scontato, combatto fino alla fine », dice il presidente che nei sondaggi aumenta il vantaggio su Marine Le Pen. La leader di destra chiede agli elettori di scegliere « o Macron o la Francia ». Urne aperte nei Territori d’Oltremare
Vigilia elettorale in Francia, dove domani si vota per il ballottaggio delle presidenziali. La scelta è tra il presidente uscente, Emmanuel Macron, dato per favorito, e la leader dell’estrema destra del Rassemblement National, Marine Le Pen. Urne già aperte, intanto, nei Territori d’Oltremare.
Nella giornata di silenzio elettorale, la maggiore preoccupazione dei due candidati è il peso dell’astensione sul voto.
« Dovete essere contenti di essere in una democrazia che vi permette di contestare il presidente. Spero che possa continuare, perché il 24 aprile potrà invece cambiare »: è la risposta, data ai contestatori all’inizio dell’ultimo comizio elettorale dal presidente-candidato Emmanuel Macron, che si riferiva all’ipotesi di una vittoria dell’avversaria Marine Le Pen. Commentando uno striscione con la scritta « quando tutto sarà privato, saremo privati di tutto », e volantini in cui lo si definiva « presidente dei ricchi », Macron ha reagito dicendosi « rispettoso » e invitando i contestatori a parlarne al termine del comizio, che si è svolto in Occitania, a Figeac, nella Francia rurale.
« La Francia è un blocco unico. Rifiuto di scegliere tra quartieri popolari e Francia rurale, tra la metropoli e la campagna, è sbagliato ».
Il presidente in particolare ha promesso di voler « continuare a aumentare i servizi pubblici nei centri rurali », e « continuare a investire nelle infrastrutture di trasporto e comunicazioni » puntando « a riaprire le linee ferroviarie minori ». Ma verranno mantenuti anche gli impegni in termini di diffusione delle reti digitali, ha promesso il presidente, e di una maggiore attenzione alla sicurezza con più agenti delle forze dell’ordine anche nelle regioni rurali. Per quanto riguarda la salute, la riorganizzazione dei servizi sanitari punta a limitare i danni dovuti alla carenza di medici con un piano di investimenti « senza precedenti ». E’ necessario « continuare a investire sulla salute per cambiare le condizioni di lavoro negli ospedali » ribadendo che tagliare i fondi per ospedali e salute è stato un errore del periodo pre Covid.
Il voto, ha detto Macron, è un referendum “per o contro i nostri valori”.
In un’intervista a France Inter il presidente uscente aveva detto: « Dobbiamo preservare l’unità europea ed evitare che una nuova cortina di ferro cada sull’Europa. Per ogni crisi che abbiamo vissuto ci sono state delle linee di demarcazione. All’inizio della crisi legata al Covid c’era una divisione completa dell’Europa. Ricordatevi delle divisioni, nei mesi di marzo e di aprile 2020. Ma poi abbiamo saputo costruire un compromesso e fornire una risposta storica nel luglio 2020″, ha aggiunto riferendosi all’adozione del piano di rilancio europeo #NextGenerationEU, che introduce per la prima volta una forma di mutualizzazione del debito tra i partner dell’Unione ».
Ed ha proseguito « giungerà il momento in cui anche sulla guerra in Ucraina avremo la stessa sfida. Abbiamo questa responsabilità da assumere nelle prossime settimane. E’ una responsabilità storica. Dobbiamo farlo chiedendoci come fermare questa guerra e costruire una pace duratura nel nostro continente », ha concluso.
Secondo un nuovo sondaggio OpinionWay-Kéa Partners per « Les Echos », il presidente francese Emmanuel Macron vincerebbe il ballottaggio delle presidenziali di domani con il 57% dei voti, contro il 43% per la candidata di estrema destra Marine Le Pen. Ma il presidente uscente dichiara “Nulla è scontato combatto fino alla fine”.
« La scelta è semplice: o Macron o la Francia ». Nell’ultimo giorno di campagna elettorale prima del ballottaggio, Marine Le Pen si appella agli elettori affinché votino per lei. Conversando con i cittadini al mercato di Etaples, nel Pas-de-Calais, la candidata del Rasseblement National ha detto che « domenica c’è una scelta fondamentale da fare e questa scelta è nelle mani dei francesi. L’ho detto durante tutta la campagna: se il popolo vota, il popolo vince. Se il popolo si muove e va a votare allora otterrà il cambiamento che spera. E la scelta è semplice – ha tagliato corto – o Macron o la Francia ».