A fuoco il «palazzo dei missili». Diversi morti in Russia

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(Roma, 22 aprile 2022). Nella giornata di oggi due gravi incidenti si sono verificati in Russia: uno presso l’impianto chimico di Dmitrievsky, a Kineshma, l’altro all’Istituto di ricerca per la difesa aerospaziale del ministero della Difesa della Federazione russa a Tver

A poche ore di distanza dalla presentazione del nuovo missile balistico intercontinentale Sarmat, la Russia si vede oggi costretta a fronteggiare due gravi incendi: il primo avvenuto presso l’impianto chimico di Dmitrievsky, il secondo all’Istituto di ricerca per la difesa aerospaziale del ministero della Difesa della Federazione russa a Tver, edificio dove vengono proprio progettati i missili.

A darne notizia è la stessa agenzia di stampa russa «Tass», che spiega come l’incendio all’edificio di Tver sia scoppiato al secondo piano, per poi riuscire ad espandersi per circa 2.500 metri quadrati. Immediati i soccorsi, che si sono subito messi a lavoro per tentare di arginare le fiamme. La situazione è apparsa fin da subito preoccupante: le fiamme sarebbero state visibili dalle finestre del secondo e del terzo piano dell’edificio, e un denso fumo scuro si è propagato intorno alla zona. Dal governo è stato inviato un elicottero Mi-8 per prendere parte alle operazioni di soccorso.

Intorno alle 16:35 locali l’incendio è stato domato, ma ci sono comunque state delle vittime. Secondo quanto riferito dalla Tass, infatti, 7 persone hanno perso la vita, mentre 25 sarebbero i feriti. Si riportano, nello specifico, casi di intossicazione da fumi o traumi dovuti ai tentativi di mettersi in salvo. « Confermiamo il numero di sette morti al momento », ha riferito alla Tass una fonte del servizio di emergenza locale, per poi precisare che il numero delle vittime potrebbe addirittura aumentare.

Al momento non è chiaro che cosa possa aver causato l’incendio presso l’Istituto di ricerca delle forze di difesa aerospaziale nella città russa di Tver. Stando ai primi rapporti, potrebbe trattarsi di un cortocircuito. La Tass riporta che già tre anni fa l’istituto è stato vittima di un incendio provocato da un cortocircuito.

Oltre all’incidente a Tver, quest’oggi si sono verificati dei problemi anche presso l’impianto chimico di Dmitrievsky, leader nella produzione di solventi, nella città di Kineshma. L’edificio è situato a circa 950 km dal confine con l’Ucraina.

Di Federico Garau. (Il Giornale)