«Cominciata l’offensiva russa nell’Est, è un inferno»

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(Roma, 18 aprile 2022). Il capo dello staff del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, ha fatto sapere che « la seconda fase della guerra è iniziata ». A Mariupol centinaia di civili nascosti nei rifugi sotto l’acciaieria Azovstal

Il governatore ucraino della regione di Lugansk, Sergei Gaïdaï, fa sapere che l’offensiva delle truppe russe contro l’Ucraina orientale è iniziata: « È un inferno. L’offensiva è iniziata, quella di cui si parla da settimane ». E aggiunge: « Ci sono combattimenti a Rubizhne e Popasna, combattimenti incessanti in altre pacifiche città ». Poco prima, su Telegram, rende nota la morte di quattro civili a Kreminna, città appena conquistata dai russi.

I racconti che arrivano dal fronte sono drammatici. « Gli occupanti russi hanno sparato a un’ambulanza al confine tra le regioni di Donetsk e Luhansk », ha detto il capo dell’amministrazione statale regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, in un collegamento con Freedom Ua tv . Il governatore ha raccontato che il mezzo di soccorso stava andando a salvare una persona rimasta ferita in un attacco, quando è stata colpita dagli spari. Il soccorritori per fortuna sono riusciti a mettersi in salvo, ma la persona ferita non è stata soccorsa.

Intanto da Mariupol, città martire dell’Ucraina, quasi completamente distrutta dalla guerra, arriva questa notizia: « In questo momento centinaia di civili si stanno rifugiando presso l’acciaieria ‘Azovstal’, centinaia di civili si stanno rifugiando. Tra loro ci sono persone di tutte le età, donne, bambini, famiglie di difensori di Mariupol, che hanno trovato qui l’unico rifugio disponibile accanto ai soldati ucraini, che stanno ancora difendendo la città dagli invasori russi ». A dirlo è il comandante del reggimento Azov, Denis Prokopenko, in un video pubblicato su Telegram. Racconta poi che « i russi utilizzano bombe aere e tutti i tipi di artiglieria, sia terrestre che navale, per attacchi indiscriminati ». Prokopenko si rivolge ai politici di tutto il mondo civile, esortandoli a « organizzare un vero e proprio corridoio verde, assicurarne la sicurezza e provvedere all’immediata evacuazione e protezione dei civili, dei soldati feriti e dei corpi dei soldati morti, per seppellirli con onore ».

« Abbiamo chiesto al Papa di sostenerci », ha detto il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, al Tg2 Post. « In particolare a Mariupol dove vivono più di 100mila abitanti e migliaia di soldati, la città è occupata, circondata e la Russia sta facendo distruzione totale della città, abbiamo chiesto a papa Francesco di fare il possibile e l’impossibile per fermare la situazione a Mariupol. L’abbiamo invitato in Ucraina è molto importante per noi sarebbe un segnale grandissimo se venisse in Ucraina e pregasse in Ucraina ».

Dagli Stati Uniti fanno sapere che nell’ultimo pacchetto di armamenti inviati all’Ucraina « ci sono anche 45.000 colpi di artiglieria per i 18 obici ». Lo ha reso noto il portavoce del Pentagono, John Kirby, confermando che soldati americani addestreranno all’uso di questi cannoni un piccolo gruppo di militari ucraini « fuori dall’Ucraina, nei prossimi giorni ».

In uno dei luoghi simbolo dei crimini di guerra, Bucha, un abitante su cinque sarebbe rimasto ucciso durante l’occupazione russa, come ha rivelato il sindaco Anatoliy Fedoruk. Intanto il presidente russo Vladimir Putin ha deciso di decorare la brigata dei fucilieri – proprio quella accusata degli orrori nel sobborgo di Kiev, per atti di « eroismo, tenacia e coraggio ».

Di Orlando Sacchelli. (Il Giornale)