Secondo il segretario di Stato Usa le immagini di fosse comuni e corpi accatastati in sacchi per cadaveri « rafforzano la nostra determinazione e la determinazione dei Paesi di tutto il mondo a garantire che in un modo o nell’altro, un giorno o l’altro, ci sia responsabilità per coloro che hanno commesso questi atti »
Le atrocità che le forze russe hanno commesso a Bucha non sono “l’atto casuale di un’unità canaglia”, ma sono frutto di una “campagna deliberata per uccidere, torturare, violentare e commettere atrocità”. Lo ha detto ai giornalisti il segretario di Stato, Antony Blinken, prima di salire a bordo di un aereo per Bruxelles, dove parteciperà alla riunione ministeriale della Nato. “Mentre questa marea russa si sta allontanando da parti dell’Ucraina, il mondo sta assistendo alla morte e alla distruzione lasciate sulla sua scia, e stiamo assistendo, in particolare, all’orrore che è stato lasciato a Bucha, qualcosa che sta scuotendo le persone nel mondo”, ha detto Blinken, secondo il quale le immagini provenienti di fosse comuni e corpi accatastati in sacchi per cadaveri “rafforzano la nostra determinazione e la determinazione dei Paesi di tutto il mondo a garantire che in un modo o nell’altro, un giorno o l’altro, ci sia responsabilità per coloro che hanno commesso questi atti”. Blinken ha quindi ribadito che gli Stati Uniti stanno lavorando con altri Paesi per “mettere insieme le prove” per supportare le indagini sia dell’Ucraina che del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite sul fatto che la Russia abbia commesso o meno crimini di guerra. “Orribilmente, tragicamente, quello che stiamo vedendo a Bucha e in altri luoghi lo supporta, ma in tutti questi casi c’è uno sforzo molto importante per mettere insieme le prove, compilarle, documentarle, per supportare le diverse indagini che stanno succedendo. Questo è quello che stiamo facendo, questo è quello che stanno facendo gli altri”, ha aggiunto. (Nova News)