Le sanzioni che gli Stati Uniti hanno introdotto contro il programma di missili balistici portato avanti dall’Iran non sono correlate all’accordo sul nucleare del 2015. Lo ha dichiarato la direttrice delle comunicazioni della Casa Bianca Kate Bedingfield. Gli Stati Uniti hanno sanzionato un individuo e quattro imprese in Iran con l’accusa di far parte di un’operazione segreta di approvvigionamento militare. « Queste sanzioni non sono collegate all’accordo nucleare iraniano », ha detto Bedingfield parlando con la stampa. Il dipartimento del Tesoro ha annunciato una nuova serie di sanzioni contro figure chiave nel programma iraniano di missili balistici. Le sanzioni arrivano in risposta a una serie di azioni offensive missilistiche sostenute dall’Iran, tra cui un attacco a Erbil – nel nord dell’Iraq – e un altro condotto dai ribelli sciiti yemeniti Houthi contro una struttura della saudita Aramco. Queste iniziative « ricordano che lo sviluppo e la proliferazione di missili balistici da parte dell’Iran continua a rappresentare una seria minaccia per la sicurezza internazionale », secondo il comunicato stampa. Mohammad Ali Hosseini, imprenditore iraniano le cui società hanno aiutato a procurare materiali relativi ai propellenti per missili balistici per conto dei Guardiani della rivoluzione islamica dell’Iran (Pasdaran), è stato identificato come uno tra i soggetti presi di mira nelle sanzioni. Le società di Hosseini hanno anche acquistato materiali per una sezione specializzata sulla chimica dell’Organizzazione delle industrie della difesa iraniana. (Nova)