È salito ad almeno otto il bilancio delle vittime dell’attacco avvenuto questa mattina alla base militare di Halane, situata all’interno dell’aeroporto Adan Adde
È salito ad almeno otto il bilancio delle vittime dell’attacco avvenuto questa mattina alla base militare di Halane, situata all’interno dell’aeroporto Adan Adde della capitale somala Mogadiscio. Lo riferisce un portavoce della polizia citato dalla “Bbc“, secondo cui cinque delle vittime sono di nazionalità straniera, incluso un militare della Missione dell’Unione africana in Somalia (Amisom). Non è ancora nota la nazionalità delle vittime.
Nessun membro dell’ambasciata d’Italia a Mogadiscio risulta coinvolto nell’attacco avvenuto questa mattina alla base militare di Halane, situata all’interno dell’aeroporto Adan Adde della capitale somala Mogadiscio. È quanto si apprende da fonti della Farnesina contattate da “Agenzia Nova“.
La dinamica dell’attacco
Stando a quanto riferito da fonti citate dal quotidiano “Somali Guardian“, l’assalto – rivendicato dal gruppo jihadista al Shabaab – si è concluso con l’uccisione di due degli aggressori da parte dei membri della squadra d’élite di polizia Haram’ad. Al Shabaab, tramite la sua emittente “Radio Andalus”, ha rivendicato l’attacco, avvenuto in un’area che ospita diverse ambasciate occidentali tra cui quelle delle Nazioni Unite, degli Stati Uniti e del Regno Unito, affermando che i suoi combattenti hanno ucciso un numero non precisato di “ufficiali bianchi e neri” e hanno dato alle fiamme edifici nel campo di Halane. Il governo somalo e la missione Amisom non ha finora rilasciato dichiarazioni ufficiali.
Secondo testimoni citati dal quotidiano “Somali Guardian”, una raffica di spari è stata udita all’interno della base mentre gli insorti hanno ingaggiato uno scontro a fuoco con le truppe della Missione dell’Unione africana in Somalia (Amisom), posizionate a guardia della zona fortificata all’interno dell’aeroporto. In seguito all’attacco i voli da e per l’aeroporto sono stati cancellati. Secondo quanto riferito, gli aggressori indossavano uniformi delle forze di sicurezza del governo, un’ulteriore indicazione del peggioramento dell’insicurezza nella capitale, dove i militanti hanno compiuto frequenti attacchi nelle ultime settimane.
Nel timore di potenziali attacchi, nelle ultime settimane le forze di pace dell’Unione africana avevano creato una “zona verde” all’interno della base, che dovrebbe avrebbe dovuto ospitare le imminenti elezioni presidenziali in Somalia. L’attacco giunge peraltro pochi giorni prima che la missione Amisom effettui il passaggio di consegne alla nuova Missione di transizione dell’Unione africana in Somalia (Atmis), nell’ambito di un nuovo quadro concordato con il governo federale somalo volto a consolidare i progressi conseguiti dal 2007 e ad aiutare il governo somalo a realizzare il suo piano di transizione. (Nova News)