(Roma, Parigi, 25 frbbraio 2022). Per il senatore Marco Rubio, temendo che un errore di calcolo dei russi potrebbe determinare un’escalation catastrofica, c’è qualcosa che preoccupa particolarmente la comunità internazionale, la NATO e l’UE sull’invasione della Russia in Ucraina, il fatto che alcune operazioni mirate di Mosca stiano avvenendo paurosamente vicino all confine con la Polonia. Non a caso, nella città polacca di Medyka sono suonate più volte le sirene dell’emergenza. Peraltro, sembra che gli attacchi nell’area proseguiranno, anche se non è chiaro quali siano realmente i bersagli. Inoltre, la lezione da trarre da queste ultime ore è di prepararsi a uno scenario più ampio di quello ucraino.
E adesso che succede ?
Vladimir Putin si è posto dei limiti ed eventualmente quali ? La lezione da trarre da queste prime ore è di prepararsi a uno scenario più ampio di quello ucraino perché il leader russo sta dimostrando che si fermerà solo quando lo vorrà, e che qualunque tipo di sanzione occidentale non gli farà cambiare idea.
Un ex ufficiale ci ha confermato che il prossimo obiettivo il prossimo obiettivo potrebbero essere i tre paesi baltici: Estonia, Lettonia e Lituania (quest’ultima ha proclamato lo stato d’emergenza). Sono membri della Nato e dell’Unione europea dal 2004 e la loro appartenenza all’Alleanza atlantica cambierebbe completamente lo scenario. La preoccupazione è dimostrata dalla richiesta della Polonia e della Lituania di attivare l’articolo 4 del Trattato istitutivo della Nato in base al quale “le parti si consulteranno ogni volta che, nell’opinione di una di esse, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti fosse minacciata”. Nel frattempo la Bielorussia, che confina con quei territori, ha chiuso lo spazio aereo ai voli civili.