Libano: leader di Hezbollah annuncia la produzione di droni

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(Roma, Parigi, 17 febbraio 2022). Il leader libanese di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha dichiarato che il gruppo sta producendo droni e ha la capacità di trasformare migliaia di razzi in missili di precisione. “Produciamo droni in Libano da molto tempo e chiunque voglia acquistarli, può fare un ordine”, ha affermato Nasrallah in un discorso televisivo ai suoi seguaci, aggiungendo che l’organizzazione è altresì in grado di trasformare razzi standard in missili di precisione “con l’aiuto di esperti dall’Iran”, e che la produzione è stata stimolata dal crescente uso della tecnologia dei droni da parte di Israele.

Il leader ha altresì sottolineato che Hezbollah sta lavorando duramente per migliorare le proprie capacità militari, rivelando che, la scorsa estate, i combattenti suoi libanesi hanno condotto la più grande esercitazione di addestramento da quando il gruppo è stato formato nel 1982.

Hezbollah, organizzazione paramilitare sciita appoggiata dall’Iran, rappresenta uno dei principali rivali libanesi di Israele. Quest’ultimo ritiene che Teheran finanzi il gruppo stanziando quasi un miliardo di dollari all’anno. Nel 2006, Hezbollah e Israele si sono scontrati in una battaglia durata 34 giorni, nella quale circa 1.200 persone sono morte in Libano, per lo più civili, e altre 158 hanno perso la vita a Israele, per la maggior parte soldati. Ciò ha portato al rafforzamento della Missione dell’Onu, nota come Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite (UNIFIL), istituita nel 1978 e già rafforzata una prima volta nel 2006, con il compito di far rispettare il cessate il fuoco tra Hezbollah e Israele e di monitorare il ritiro israeliano da una zona smilitarizzata di confine. La missione conta attualmente circa 10.500 unità, tra cui anche un contingente italiano.

Nel corso degli anni passati, Israele ha più volte reso noto di aver abbattuto droni di Hezbollah. L’ultimo episodio risale al 4 gennaio, quando le forze di Difesa di Israele (IDF) hanno riferito, di aver intercettato e abbattuto un drone presumibilmente lanciato da Hezbollah. Il gruppo ha più volte minacciato di prendere di mira aerei israeliani, in caso di violazione dello spazio aereo libanese. A tal proposito, nel suo rapporto di fine anno sulla situazione in materia di sicurezza su diversi fronti, l’esercito israeliano ha annunciato di aver registrato una diminuzione delle infiltrazioni di droni di Hezbollah, sebbene ve ne siano stati comunque molti.

Nello specifico, sono state 74 le sortite effettuate dal gruppo sciita oltre il confine, presumibilmente per raccogliere informazioni di intelligence su forze e postazioni israeliane. Nel 2020, invece, ne erano state registrate 94. Al contempo, nel corso del 2021, 31 tra razzi e missili sono stati lanciati dal Libano verso Israele, a cui hanno risposto 15 missili di aerei da combattimento israeliani e circa 200 proiettili di artiglieria.

Il 29 marzi 2021, il Dipartimento di Stato americano ha offerto 10 milioni di dollari a chiunque fornisca informazioni su Salim Ayyash, esponente di spicco di Hezbollah, condannato in contumacia all’ergastolo per aver ucciso nel 2005 a Beirut l’ex premier libanese Rafiq Hariri. Il 14 febbraio, a Beirut, si è svolta ieri la commemorazione del 17° anniversario dell’omicidio di Hariri e di altri 21 in un attentato effettuato sul lungomare della capitale libanese.

Washington considera Hezbollah un’organizzazione terroristica. Dopo diversi anni di processo, il Tribunale speciale per il Libano (STL), con sede nei Paesi Bassi, ha condannato nel dicembre 2020 in contumacia all’ergastolo Salim Ayyash, ritenuto colpevole di aver preso parte a un “complotto” per uccidere l’ex libanese premier. Gli altri quattro esponenti di spicco di Hezbollah, anch’essi processati in contumacia dal tribunale, sono stati assolti per mancanza di prove. Inoltre, l’STL non ha potuto stabilire legami tra la leadership di Hezbollah e Ayyash.

Di Sofia Cecinini. (Sicurezza Internazionale)