Un soldato dell’esercito siriano è rimasto ucciso mentre altri 11 sono rimasti feriti a seguito dell’esplosione di un autobus militare che viaggiava nella capitale siriana, oggi, martedì 15 febbraio. Il giorno precedente, altri soldati di Damasco sono rimasti vittima di un attacco perpetrato nell’area desertica di Homs, nella Siria centrale.
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa siriana filogovernativa, SANA, l’attentato ha avuto luogo intorno alle 7:25, ora locale, alla “Rotonda delle dogane” di Damasco. In particolare, un ordigno posto su un autobus militare è stato fatto esplodere, provocando la morte di un soldato. Sino ad ora, l’attacco non è stato ancora rivendicato, ma quanto accaduto è considerato insolito per la capitale siriana, raramente obiettivo di attacchi da quando, nel 2018, l’esercito di Damasco, coadiuvato da Mosca, ha preso il controllo delle enclavi ribelli circostanti. Inoltre, fonti mediatiche affiliate al governo hanno evidenziato che l’attacco è coinciso con una visita, programmata per oggi, dell’inviato delle Nazioni Unite in Siria, Geir Otto Pedersen, il quale dovrebbe incontrare funzionari governativi per discutere di alcuni dossier, tra cui i negoziati del Comitato costituzionale.