Annunciato il decesso di un comandante di al-Qaeda nella Penisola Arabica

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(Roma, Parigi, 22 gennaio 2022). Il 20 gennaio, al-Qaeda nella Penisola Arabica ha annunciato la morte di un comandante militare del gruppo in un attacco aereo degli Stati Uniti in Yemen. L’uomo era un collaboratore di Osama Bin Laden.

La notizia è stata riferita il 20 gennaio dalla direttrice del SITE Intelligence Group, Rita Katz, che si occupa di monitoraggio delle attività online delle organizzazioni terroristiche. Secondo quanto riportato, al-Qaeda nella Penisola Arabica non ha specificato alcuna data o luogo per la morte di Salih bin Salim bin Ubayd Abolan, noto anche come Abu Omayr al-Hadhrami. Il comandante militare era stato un collaboratore del leader e fondatore della sezione originaria di al-Qaeda, Osama Bin Laden. Nel riferire la notizia, Katz ha indicato notizie circolate su Twitter riguardanti un attacco aereo statunitense che ha ucciso 3 militanti dell’AQAP, il 14 novembre 2021.

Anche l’agenzia di stampa cinese Xinhua aveva riferito dell’operazione del 14 novembre, citando un funzionario militare anonimo non meglio specificato. “I missili sparati da un drone statunitense hanno colpito un veicolo in movimento che passava sulla strada tra le province di al-Bayda e Shabwa nella parte meridionale del Paese”, aveva affermato la fonte. Questa aveva, inoltre, confermato che le aree montuose di Shabwa e di altre turbolente province del Sud dello Yemen stavano assistendo di recente ad una presenza sempre più attiva di al-Qaeda.

A causa di una progettualità aggressiva e fortemente anti-occidentale, AQAP è stata a lungo considerata la sezione del gruppo più pericolosa nella rete terroristica internazionale. Sin dalla sua nascita, nel gennaio 2009, l’organizzazione è stata in grado di sviluppare una rete letale a livello internazionale, mantenendo la propria base in Yemen e rimanendo particolarmente attiva in alcune province meridionali e orientali del Paese, tra cui Abyan, Shabwa e al-Bayda. A favorire le sue attività, vi è il perdurante conflitto in Yemen e la situazione di grave instabilità che caratterizza tuttora la regione. In tale quadro, è stato proprio AQAP a rivendicare alcuni attentati all’estero, tra cui la strage nella redazione di Charlie Hebdo, verificatasi tra il 7 e 9 gennaio 2015, e la sparatoria avvenuta nella base aeronavale di Pensacola in Florida, il 6 dicembre 2019. Si tratta del più recente attacco terroristico effettuato da un’affiliata di al-Qaeda sul territorio statunitense. Secondo alcuni analisti, sebbene l’organizzazione sembri avere meno capacità sul campo rispetto al passato, continua ad essere fonte di ispirazione per i cosiddetti “lupi solitari” ed ex agenti.

I Country Reports on Terrorism (CRT) relativi al 2020, pubblicati il 16 dicembre 2021 dal Dipartimento di Stato degli USA hanno ribadito che al-Qaeda rimane una minaccia alla sicurezza globale. Il documento sottolinea che, nel 2020, le operazioni militari guidate da Washington hanno portato all’eliminazione di Qassim al-Rimi, l’emiro di al-Qaida nella Penisola Arabica (AQAP), e di altri leader del nucleo centrale del gruppo (AQ) in Siria. Inoltre, il Dipartimento di Stato ha ricordato l’uccisione, il 5 giugno 2020, di Abdelmalek Droukdel, l’emiro di al-Qaeda nel Maghreb islamico (che è stato sostituito dopo 5 mesi), ma anche quella del numero due di AQ, Abu Muhammad al-Masri, ucciso in Iran il 7 agosto del 2020.

Tuttavia, i Country Reports on Terrorism hanno evidenziato il fatto che AQ ha continuato a sfruttare reti sommerse, zone di conflitto e falle nella sicurezza in Medio Oriente, per acquisire risorse, organizzare e condurre attacchi terroristici. Inoltre, la presenza dell’organizzazione all’estero è cresciuta, in particolare in Medio Oriente e in Africa, dove gli affiliati (tra cui AQAP, al-Shabaab nel Corno d’Africa e Jama’at Nusrat al-Islam wal-Muslimin, JNIM, nel Sahel) rimangono tra le organizzazioni terroristiche più attive e pericolose al mondo. Per ricordare un evento particolarmente significativo, il 5 gennaio 2020, al-Shabaab ha attaccato una base militare condivisa dalle forze statunitensi e keniane a Manda Bay, in Kenya, uccidendo tre cittadini degli USA, un soldato e due appaltatori. Si è trattato dell’assalto più letale contro le forze militari statunitensi in Africa dal 2017.

Di Maria Grazia Rutigliano. (Sicurezza Internazionale)