(Roma, Parigi, 10 dicembre 2021). Come anticipato da indiscrezioni di stampa nei giorni scorsi, la Finlandia ha scelto i caccia F-35A di Lockheed Martin per sostituire gli F/A-18C/D Hornet e prevede di ordinare 64 aerei con il pacchetto di sistemi d’arma e addestramento per un contratto da 8,379 miliardi di euro (9,44 miliardi di dollari).
Lo ha reso noto il governo di Helsinki precisando che la costruzione di hangar e altre attrezzature necessarie nelle basi che ospiteranno i nuovi velivoli richiederanno ulteriori 777 milioni di euro mentre altri 824 milioni di euro saranno riservati al pacchetto di armi ottimizzato e per le future modifiche contrattuali.
Nel complesso il costo del Programma HX per il rinnovo della flotta di aerei da combattimento, varato nel 2015, dovrebbe raggiungere il costo complessivo di circa 10 miliardi di euro.
“LF-35 ha soddisfatto al meglio le nostre esigenze”, ha detto il ministro della Difesa Antti Kaikkonen in una conferenza stampa. La Finlandia è la quattordicesima nazione ad acquisire l’F-35 che entreranno in servizio a partire dal 2027, come ha affermato il capo di stato maggiore dell’Aeronautica, generale Pasi Jokinen.
La scelta rafforza la cooperazione in materia di difesa della piccola nazione nordica con i suoi alleati, in particolare gli Stati Uniti e la Norvegia, ha affermato il ricercatore Charly Salonius-Pasternak dell’Istituto finlandese per gli affari internazionali, citato dall’agenzia di stampa Reuters.
“Finlandia e Norvegia si stanno già addestrando insieme nel nord, quindi sarà una decisione politica determinare quali informazioni saranno condivise e quando”, ha detto a Reuters, riferendosi alla possibilità che i jet condividano i dati in tempo reale.
A differenza della Norvegia (che già impiega gli F-35A), la Finlandia non è membro della NATO ma negli ultimi anni ha stretto legami più forti con l’organizzazione e ha scelto attrezzature militari compatibili con i membri della NATO. Allo stesso modo la Norvegia è membro della NATO ma non dell’Unione Europea.
Nel 2014 Finlandia e Svezia, anch’essa non membro della NATO, hanno firmato un accordo per l’addestramento co giunto e consentire l’assistenza della NATO in situazioni di crisi.
Appare del resto evidente che la scelta dell’F-35, impostosi sul Boeing F/A-18E/F Super Hornet ma anche sull’Eurofighter Typhoon T4 , sul Dassaul Rafale F$ e sul Saab JAS 39 Gripen rappresenta uno “schiaffo” ai programmi e alla retorica sulla difesa europea e la cooperazione industriale dei membri della Ue nel settore del procurement militare.
“L’F-35 fornirà alle industrie finlandesi capacità digitali uniche che sfruttano l’ingegneria e la produzione di quinta generazione”, ha affermato Bridget Lauderdale, vicepresidente di Lockheed Martin e direttore generale del programma F-35.
“Il lavoro di produzione continuerà per più di 20 anni e il lavoro di sostegno dell’F-35 continuerà negli anni 2070”, ha affermato Lauderdale in una nota.
Boeing si è detta delusa dalla decisione della Finlandia, aggiungendo che la società vede ancora un significativo interesse internazionale nei suoi F/A-18 Block III Super Hornet e EA-18G Growler. La Svezia ha espresso rammarico per la decisione che ha penalizzato Saab pur rispettando la decisione.
Di Redazione. (Analisi Difesa)