Vladimir Putin ha definito «una provocazione» l’ipotesi che la Russia possa condurre un’offensiva contro l’Ucraina. Lo riporta la Tass. Certamente, però, ha confermato il presidente russo, Vladimir Putin, all’indomani del suo colloquio virtuale col capo della Casa Bianca, Joe Biden che «all’ingresso dell’Ucraina nella Nato seguirebbe il dispiegamento di armi sul suo territorio, che minacciano la Russia». «Non possiamo che essere preoccupati – ha detto Putin – per la prospettiva della possibile ammissione dell’Ucraina nella Nato, perché questa sarà senza dubbio seguita dal dispiegamento di contingenti militari, basi e armi che ci minacciano. Abbiamo tutte le ragioni – ha aggiunto – per credere che accadrà se l’Ucraina sarà ammessa alla Nato. Non pensarci sarebbe una nostra inazione criminale». Poi, rispondendo poi a un giornalista che gli chiedeva se la Russia attaccherà l’Ucraina ha detto: «Questa è una domanda provocatoria. La Russia sta perseguendo una politica estera pacifica, ma ha il diritto di garantire la sua sicurezza».
Quindi, il nodo Libia. «Le elezioni in Libia dovrebbero svolgersi come previsto il 24 dicembre e portare a una stabilizzazione della situazione interna nel Paese» E’ l’auspicio espresso dal presidente russo, Vladimir Putin: «Stiamo lavorando sulla base della premessa che le elezioni, si terranno nella data prestabilita e porteranno a una stabilizzazione nel Paese». Infine, un commento sull’incontro virtuale di ieri con il presidente amercano Joe Biden: «Possiamo continuare il dialogo con il presidente americano e questa è la cosa principale». Putin ha poi definito – secondo quanto riporta Interfax – la sua conversazione con Biden come «aperta, concreta e costruttiva». (La Stampa)