(Roma, 17 novembre 2021). La giovane, un’italiana di origine kosovara, è una « fervente sostenitrice dell’Isis ». Il marito della ragazza era imparentato con l’attentatore di Vienna, Kujtim Fejzulai
Una 19enne italiana di origine kosovara è stata arrestata dalla polizia durante un blitz a Milano. La ragazza, che è già stata trasferita in carcere, è accusata di associazione con finalità di terrorismo. L’inchiesta è coordinata dalla Procura di Milano, che ha chiesto e ottenuto l’ordinanza di custodia cautelare dal gip.
Per gli investigatori la donna è « una fervente sostenitrice dell’Isis ». Radicalizzata dall’età di 16 anni, si era recentemente trasferita dal Kosovo a Milano, presso il fratello, rimanendo in costante contatto con il marito e con la diaspora kosovara di matrice jihadista.
L’indagine è partita dopo una segnalazione dell’intelligence relativa al marito della ragazza, un 21enne kosovaro sposato a gennaio scorso che era imparentato con l’attentatore di Vienna, Kujtim Fejzulai.
L’attentato nella capitale austriaca avvenne il 4 novembre del 2020, poco prima che scattasse il lockdown: Fejzulai sparò in diversi punti della città e uccise quattro persone prima di essere colpito a morte dalle forze di sicurezza.
Gip: « Nel suo cellulare scene decapitazioni »
La 19enne custodiva nel cellulare « migliaia » di immagini e video , « alcuni dei quali creati dall’agenzia di comunicazione dello Stato Islamico Al Hayat Media Center » che raffiguravano « oggetti simbolo » dell’organizzazione terroristica come la « bandiera nera con la scritta della testimonianza di fede, scene di combattimenti, esecuzioni sommarie di infedeli » con « decapitazioni e incendi, scene di attacchi terroristici dei mujaheddin nelle città europee dei quali vengono esaltate le gesta ». Lo si legge nell’ordinanza del gip.