(Roma, Parigi, 09 ottobre 2021). Le manovre in vista delle elezioni presidenziali del 2022 sono già cominciate. E se la destra fa i conti con la variabile Zemmour, al centro si prova a riassorbire i delusi allargando la maggioranza macronista
In queste ultime settimane, capita spesso di incrociare Édouard Philippe sui lungosenna della rive gauche, davanti all’Assemblée nationale, impegnato in lunghe conversazioni con alcuni deputati di area gollista delusi dalla confusione regnante nel partito dei Républicains (LR) e inquieti per l’ascesa imperiosa del polemista radicale Éric Zemmour. Anche l’ex primo ministro, tornato a fare il sindaco nel suo feudo di Le Havre la scorsa estate pur restando leale al presidente della Repubblica Emmanuel Macron, è preoccupato come loro per i sondaggi che danno Zemmour al secondo turno delle presidenziali, ma prova a rassicurarli, annunciando la nascita imminente di un porto sicuro per i moderati e i liberali di destra.
Di Mauro Zanon. (Il Foglio)