(Roma, 02 ottobre 2021). La Marina d’Algeria ha scoperto un sottomarino israeliano Dolphin al confine delle acque internazionali algerine, inseguendolo e costringendolo a risalire in superficie prima di lasciare l’area. Lo riferisce il sito web specializzato “Mena Defense”, approfondendo quanto pubblicato su Twitter dal giornalista russo Darko Todorovski: “Al largo delle coste dell’Algeria, un sottomarino israeliano di tipo Dolphin ha cercato di tracciare il lancio addestrativo di un missile da crociera Club-S da un sottomarino algerino Progetto 636 (classe Kilo), ma a sua volta è stato scoperto e inseguito da due sottomarini. Lo hanno costretto ad emergere e ad abbandonare l’area”. Il sito web spiega che l’incidente è avvenuto durante un’esercitazione della Marina algerina il 29 e 30 settembre. Dovrebbe trattarsi, in particolare, dell’esercitazione tattica denominata “Deterrenza 2021, tenuta nel secondo distretto militare di Orano, non distante delle acque del Marocco. Le manovre rientrano nell’ambito dell’addestramento delle unità e delle formazioni navali (in particolare sottomarini) su azioni di combattimento.
“L’esercitazione navale, che ha visto la partecipazione di molte unità algerine, aveva lo scopo di dimostrare le capacità di attacco in profondità o distruzione furtiva di obiettivi in mare a distanze molto lunghe”, ha spiegato il sito web. Secondo “Mena Defense”, il sottomarino israeliano “è stato individuato tramite rilevamento passivo, tracciato e costretto ad emergere in acque internazionali e a lasciare l’area. È stata rapidamente presa la decisione di inseguirlo in modo aggressivo ma senza l’uso del sonar per evitare il controrilevamento”. Circondato dai sottomarini algerini e inseguito da elicotteri anti-sommergibile algerini Superlynx, l’equipaggio del sottomarino israeliano ha deciso di riemergere “per indicare che stavano abbandonando la missione e si allontanavano dalla costa algerina”, spiega il sito web. “La vera domanda è se questo rinnovato interesse israeliano per l’esercito algerino sia legato alle tensioni tra Algeria e Marocco o se ci siano altri motivi dietro, aggiunge “Mena Defense”. Secondo il giornalista russa Todorovski, “rilevare un sottomarino nemico è un lavoro e una procedura di routine. Non c’è niente di epocale in questo”.
Redazione. (Nova News)