(Roma, 20 agosto 2021). Lo ha detto il presidente incontrando il ministro degli Affari sociali e la ministra dell’Economia e delle Finanze ad interim.
La composizione del nuovo governo della Tunisia, dopo la rimozione dall’incarico dell’ex premier Hichem Mechichi e la sostituzione di vari ministri, decisa a partire dallo scorso 25 luglio dal presidente della Repubblica, Kais Saied, sarà resa pubblica “nei prossimi giorni”. Lo ha detto lo stesso Saied, incontrando ieri sera al palazzo di Cartagine il ministro degli Affari sociali, Mohamed Trabelsi, e la ministra dell’Economia e delle Finanze ad interim, Siham al Boughdiri. Durante l’incontro il capo dello Stato ha detto di prendere le sue decisioni “da solo”, in base alle “sue convinzioni” e alle richieste del popolo tunisino, senza interferenze da parte di nessun’altra persona. “Non accetto di essere tenuto in ostaggio dalla volontà di nessuno, e chi cerca di ingannarmi si sbaglia”, ha proseguito il presidente. “Alcune persone (…) affermano che le decisioni dovrebbero essere prese sulla base di equilibri immaginari, nelle loro teste, perché vivono solo di fantasie”, ha aggiunto il capo dello Stato.
In un altro contesto, durante il colloquio, Saied ha criticato il metodo di redazione della Costituzione tunisina, sottolineando d’altra parte che le decisioni dello scorso 25 luglio sono giustificate dall’articolo 80 della Carta costituzionale. “Stiamo applicando la Costituzione e l’articolo 80 mi ha dato il diritto di prendere queste misure, perché c’è un grave pericolo per lo Stato tunisino”, ha detto. Nel corso dell’incontro, il presidente ha dato indicazione di sviluppare una visione chiara e puntuale per accelerare l’erogazione di assistenza sociale a beneficio delle fasce più povere del Paese, colpite dalla pandemia di Covid-19, soprattutto in vista della data di avvio del nuovo anno scolastico e accademico. Saied è stato inoltre informato sugli ultimi sviluppi della campagna di vaccinazione contro il virus, e ha chiesto un coordinamento più stretto fra tutte le parti interessate per garantire il buon funzionamento dell’iniziativa. Mercoledì scorso, 18 agosto, Saied ha nominato Sami el Hichri direttore generale della sicurezza nazionale e Shukri Riahi comandante della Guardia nazionale.
A quasi un mese dal congelamento del parlamento, il licenziamento del primo ministro e l’assunzione del potere esecutivo, Saied non ha ancora nominato un nuovo primo ministro, non ha annunciato alcuna misura per porre fine all’emergenza o dichiarato le sue intenzioni a lungo termine. La nomina di El Hichri e Riahi è avvenuta dopo un incontro tra Saied e il ministro dell’Interno in carica Ridha Gharsallaoui. La scorsa settimana Saied ha dichiarato: “Non c’è motivo di preoccuparsi del tema della libertà, della giustizia e della democrazia” in Tunisia”. Il presidente ha affermato di aver adottato “misure eccezionali” a luglio in linea con la costituzione per “rispondere alle aspettative della gente in un contesto di crisi politica, economica e sociale”. Il capo dello Stato gode dell’appoggio dei militari e di ampie fasce della popolazione, almeno secondo quanto emerge da sondaggi pubblicati nelle ultime settimane. Fonti stampa indicano che la guida del governo potrebbe essere affidata a una figura indipendente con un solido curriculum in campo economico. Mentre la stampa tunisina ipotizza che il governatore della Banca centrale tunisina, Marouane el Abbassi, sarebbe il candidato principale, tra i nomi che circolano per la guida del governo c’è anche l’economista Hakim Ben Hammouda, già ministro delle Finanze dal 2014 al 2015 sotto il governo di Medi Jomaa.
Redazione. (Nova News)