Israele: Naftali Bennett annuncia alleanza con Yair Lapid per formare il governo

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Il leader del partito di destra di Israele Yamina, Naftali Bennett, ha annunciato ufficialmente questa sera si unirà all’iniziativa del premier incaricato e leader di Yesh Atid, Yair Lapid, per formare un nuovo governo che, in caso di successo, estrometterà il primo ministro uscente Benjamin Netanyahu.

“La crisi politica di Israele non ha precedenti, questa follia deve finire”, ha detto Bennett in una conferenza stampa organizzata per ufficializzare l’alleanza con Lapid. L’ex ministro della Difesa ha criticato aspramente Netanyahu per la sua incapacità di formare un governo dopo quattro round elettorali negli ultimi due anni, affermando che “Netanyahu non ha mai avuto un governo di destra, nessuno gli crede più”. L’accordo prevede una premiership a rotazione che vedrebbe lo stesso leader di Yamina divenire premier fino al settembre 2023 seguito da Lapid che guiderà il governo alla fine della legislatura prevista nel novembre 2025.

Secondo i media israeliani il governo dovrebbe già essere presentato domani e la cerimonia di giuramento potrebbe aver luogo già mercoledì. Tuttavia una volta che Lapid informerà il presidente Reuven Rivlin di avere raggiunto un accordo per la formazione dell’esecutivo avrà una settimana per presentare l’esecutivo alla Knesset per il voto di fiducia. In base a quanto riporta la stampa israeliana, i parlamentari e gli altri candidati di Yamina che si oppongono alla costruzione di una coalizione di governo senza Netanyahu saranno invitati a dimettersi entro domani per essere sostituiti da deputati favorevoli al governo. Infatti è necessario che almeno sei dei i sette parlamentari a Yamina votino la fiducia per consentire la formazione di una maggioranza di governo. Al momento l’unico parlamentare di Yamina che ha già annunciato la sua opposizione è Amichai Chikli. Oggi il deputato ha dichiarato a “Kan Radio” che avrebbe votato contro un governo formato da Bennett e Lapid, dicendosi risoluto a mantenere il seggio alla Knesset nonostante le pressioni da parte del suo partito. (Nova News)