Mentre le tensioni tra Israele e il gruppo palestinese Hamas continuano, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, si è detto a favore di una tregua, nella speranza che l’escalation termini il prima possibile. Il numero delle vittime palestinesi, nel frattempo, è salito a quota 212, di cui 61 bambini e 36 donne. Le parole del capo della Casa Bianca sono giunte il 17 maggio, nel corso di una conversazione telefonica con il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, durante la quale si è altresì discusso del ruolo degli Stati Uniti e di altri partner regionali, tra cui l’Egitto, nel favorire un cessate il fuoco. Ad ogni modo, il presidente Biden ha ribadito il proprio sostegno all’alleato israeliano, il quale ha il diritto di autodifendersi da “attacchi missilistici indiscriminati”. Al contempo, Biden ha accolto con favore gli sforzi profusi sinora per portare calma a Gerusalemme e negli altri territori testimoni di violenze tra comunità interne e ha esortato Israele a impegnarsi per salvaguardare la vita di civili innocenti. Tuttavia, sono stati proprio gli Stati Uniti ad ostacolare, per due volte consecutive, la dichiarazione conclusiva del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, in cui veniva chiesto alle parti coinvolte di porre fine all’escalation di violenza, in corso dal 10 maggio scorso. (Media)
