Gaza: esercito Israele, «notte di raid, colpiti 15 chilometri di tunnel di Hamas»

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Gaza City è stata ripetutamente colpita da Nord a Sud, dopo l’annuncio del primo ministro Benjamin Netanyahu sul proseguimento dell’operazione militare.

L’esercito israeliano ha colpito nella notte 15 chilometri della rete dei tunnel, detta « Metro », di Hamas nel nord della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui in particolare sono stati centrati i passaggi tra i vari tunnel, definiti la ‘Linea C’ della rete. Nel complesso gli attacchi sono stati circa 35 nell’arco di 20 minuti.

Gaza City è stata ripetutamente colpita da Nord a Sud, dopo l’annuncio del primo ministro Benjamin Netanyahu sul proseguimento dell’operazione militare. La rete elettrica della città è stata pesantemente danneggiata e le case di nove comandanti di Hamas in tutta la Striscia sono state colpite. « Le case attaccate sono state utilizzate come infrastrutture terroristiche e in alcune sono stati persino trovati depositi di armi », ha fatto sapere l’esercito.

« Come parte dell’attacco, circa 35 obiettivi terroristici sono stati presi di mira in un periodo di tempo di circa 20 minuti », si afferma in un comunicato dei militari. Secondo le forze armate israeliane, all’attacco hanno partecipato 54 aerei da combattimento che hanno sganciato circa 110 munizioni di precisione, distruggendo 15 chilometri di tunnel. « Questo attacco faceva parte di un’ampia operazione dell’IDF per danneggiare in modo significativo il sistema sotterraneo delle organizzazioni terroristiche a Gaza », ha riferito l’esercito.

L’appello dell’Onu – Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha avvertito che ulteriori combattimenti potrebbero far precipitare la regione in una « crisi incontenibile » ed ha implorato la fine immediata di una violenza « assolutamente spaventosa ». L’Onu ha anche avvertito della carenza di carburante a Gaza, che potrebbe portare a una perdita di capacità di ospedali e altre strutture essenziali. Lynn Hastings, vice coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente, ha detto alla Bbc di avere fatto appello alle autorità israeliane per consentire all’Onu la consegna di carburante e rifornimenti. (Tgcom24)