(Roma, 10 maggio 2021). Almeno sette razzi sono stati lanciati questa sera dalla Striscia di Gaza in direzione di Gerusalemme, dopo che il gruppo palestinese Hamas aveva inviato un ultimatum al governo israeliano, chiedendo il ritiro delle forze dello Stato ebraico da Gerusalemme Est entro le 18:00 (ora locale).
Secondo le Forze di difesa israeliane (Idf), uno dei sette razzi è stato intercettato dalle difese aeree, mentre i rimanenti sei sono atterrati in aree non abitate. Diversi altri lanci di razzi sono stati registrati nel frattempo in aree situate presso il confine con l’enclave, dove si sono attivate le sirene d’allarme. Gli attacchi sono stati rivendicati da Hamas. Secondo i media palestinesi, le Idf hanno risposto con raid aerei condotti a est di Beit Hanoun, nella Striscia di Gaza, non ancora confermati ufficialmente dalla difesa israeliana. E’ salito a 20, tra cui nove bambini, il totale delle vittime palestinesi a seguito dei raid. Lo riferiscono funzionari della Sanità nella Striscia di Gaza. Quello odierno è certamente uno dei giorni di maggior violenza da diversi anni a questa parte. Il ministero della Salute di Gaza non ha fornito un’analisi dettagliata delle cause dei decessi. Almeno sette membri di una famiglia, compresi tre bambini, sono rimasti uccisi in un’esplosione a nord della Striscia.
Secondo fonti locali i due attacchi aerei hanno inoltre provocato “decine di feriti”, trasportati in ospedale per ricevere le cure necessarie. Secondo i media israeliani, le Idf hanno negato per il momento la loro responsabilità per la morte dei tre bambini. La serie di attacchi segna una nuova escalation negli scontri tra israeliani e palestinesi, la cui intensità è aumentata nelle ultime ore a Gerusalemme, con violenze nei pressi della moschea di Al Aqsa e di diversi quartieri, tra cui Sheikh Jarrah, dove diverse famiglie palestinesi rischiano di essere sfrattate per cedere le loro abitazioni ad attivisti israeliani di estrema destra.
Redazione. (NovaNews)