(Roma, 28 marzo 2021). I feriti sarebbero almeno 14 e l’esplosione è avvenuta davanti alla Cattedrale del Sacratissimo Cuore di Gesù, al termine della Messa per la Celebrazione delle Palme. Morto l’attentatore che si è fatto saltare in aria.
L’esplosione è avvenuta alle 9h26 locali, quando una moto si è avvicinata all’entrata laterale della Basilica del Sacro Cuore di Gesù. Numerosi i fedeli che stavano uscendo dalla chiesa in cui era da poco terminata la Celebrazione eucaristica.
Le Chiese come obiettivo.
In Indonesia, le chiese cristiane sono spesso obiettivo degli estremisti islamici. Nel maggio 2018, sull’isola di Giava tre attentati ad altrettante chiese – una cattolica e due protestanti – causarono 13 morti. Gli attacchi, messi a segno da sei kamikaze, tutti appartenenti alla stessa famiglia, furono poi rivendicati dall’Is .
Uniti nella diversità
Da sempre abituato a convivere con il pluralismo, il Paese è caratterizzato da una società multi-religiosa, multi-etnica e multi-culturale, tanto che il motto del Paese è “unità nella diversità”. Tale particolarità ha contribuito al carattere storicamente tollerante dell’Islam in quest’area. A beneficiarne, anche la comunità cattolica che rappresenta poco più del 3% della popolazione.
Il fondamentalismo
Tuttavia, questa tradizione è stata messa a dura prova negli ultimi anni dalla diffusione dell’islamismo radicale, che ha fomentato conflitti settari in diverse parti dell’arcipelago facendo emergere reti terroristiche locali legate ad al-Qaeda e ultimamente allo Stato Islamico. Diversi rapporti, hanno rilevato un’escalation di violenze e discriminazioni ai danni delle minoranze religiose, tra cui quella cristiana. Oggi, in particolare nella provincia di Giava Occidentale, a Sumatra, nell’area metropolitana di Giakarta e nella provincia autonoma di Aceh, vige la Sharia (la legge islamica). Fra i gruppi estremisti più attivi nel Paese, il “Forum Umat Islam” (“Forum del popolo islamico”), il “Front Pembela Islam” (“Fronte dei Difensori dell’Islam”) e il Laskhar Jihad, protagonista tra il 1999 e il 2001 di un sanguinoso conflitto con le comunità cristiane. A fronte del fondamentalismo dilagante, nel Paese esiste una consistente parte di musulmani moderati, leader e intellettuali aperti al dialogo. Un impegno attivamente condiviso dalla Chiesa cattolica che ha nella promozione del dialogo interreligioso e dei principi di armonia della Pancasila uno dei suoi punti focali.
Emanuela Campanile e Lisa Zengarini. (Vatican News)