(Roma 21 gennaio 2021). Le autorità del Libano e il partito sciita libanese Hezbollah hanno condannato il duplice attentato suicida che ha causato oggi almeno 32 vittime e 110 feriti nel centro della capitale irachena Baghdad. In un comunicato, il ministero degli Esteri di Beirut ha “condannato fermamente” l’attentato suicida, che ha provocato “vittime innocenti” e “scosso la stabilità” dell’Iraq, ribadendo al contempo la solidarietà del Libano con “popolo e governo iracheni”. Da parte sua, il primo ministro uscente del Paese dei cedri, Hassan Diab, ha avuto una conversazione telefonica con l’omologo iracheno, Mustafa al Kadhimi, durante la quale ha espresso le sue condoglianze per le vittime dell’attacco. Anche il presidente del parlamento, Nabih Berri, ha contattato il premier Kadhimi per condannare l’attacco, e ha presentato le sue condoglianze anche a un rappresentante dell’ayatollah Ali al Sistani, la suprema autorità religiosa sciita dell’Iraq. Anche il partito sciita Hezbollah ha condannato il “duplice attacco”, esprimendo il timore per “un ritorno alle esplosioni” in Iraq dopo un “periodo di calma e sicurezza”, mentre “si fanno più pressanti le richieste della popolazione e degli ufficiali per reclamare la partenza delle forze di occupazione americane nel Paese”. Secondo il movimento, la decisione Usa di imporre sanzioni contro esponenti delle Unità di mobilitazione popolare (Pmu), coalizione di milizie a maggioranza sciita inquadrate nei ranghi dell’esercito iracheno, “espone di nuovo il Paese” al rischio rappresentato dal terrorismo. (Nova)