Difesa: Parlamento greco, «commissione approva in prima lettura piano di acquisto caccia Rafale»

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(Roma 14 gennaio 2021). Una commissione del Parlamento greco ha approvato ieri in linea di principio un disegno di legge che apre la strada all’acquisto di 18 caccia Rafale, di produzione francese, per un totale di 2,5 miliardi di euro. Il disegno di legge è stato approvato dai parlamentari di Nuova democrazia (Nd), da quelli dell’alleanza di centro-sinistra Movimento per il cambiamento (Kinal), e dal partito nazionalista Soluzione greca. Il Partito comunista greco (Kke) ha votato contro mentre gli esponenti di Syriza e di MeRA25 hanno rinviato una decisione alla plenaria. L’accordo per l’acquisto dei caccia, che dovrebbe essere firmato dai ministri della Difesa di entrambi i paesi ad Atene questo mese, fa parte del piano greco per aumentare la sua capacità di difesa nel contesto delle tensioni con la vicina Turchia, nonostante l’annuncio dell’inizio dei colloqui esplorativi tra i due Paesi per il 25 gennaio.

A dicembre la Grecia ha stanziato la scorsa settimana 5,5 miliardi di euro per il suo programma di riarmo militare: si tratta di un aumento del 57 per cento rispetto al 2019 e riflette la necessità di Atene di garantire la propria sicurezza nel contesto sempre più teso del Mediterraneo orientale. Si tratta di uno stanziamento importante anche nel contesto della crisi innescata dalla pandemia del Covid-19 che, tuttavia, non ha fermato i piani del governo di centrodestra in Grecia di aumentare le spese nel settore della difesa. Il Parlamento di Atene ha approvato la scorsa settimana il piano di spesa per il 2021, che prevede un aumento delle spese militari del 57 per cento rispetto al 2019. La volontà di aumentare le spese per la difesa è stata confermata in Parlamento dal premier Kyriakos Mitsotakis che ha indicato in 5,5 miliardi di euro la cifra stanziata per il settore nel 2021, ovvero il doppio rispetto al 2020.

La Grecia, nonostante le difficoltà economiche, si è da sempre distinta per essere uno degli alleati della Nato a rispettare l’impegno di dedicare almeno il 2 per cento del Pil per la difesa, con tale dato attestatosi al 2,3 per cento nel 2019. L’arrivo del governo guidato da Nuova democrazia e l’inasprirsi delle tensioni con la Turchia, alla luce delle attività esplorative “illegali” nel Mediterraneo orientale, hanno tuttavia spinto l’esecutivo ellenico a pianificare un ulteriore irrobustimento del proprio apparato militare. Questo piano è articolato su vari assi e uno dei primi sviluppi concreti dovrebbe essere l’acquisto di 18 aerei Rafale prodotti dalla francese Dassault.

(Nova)