L’arricchimento dell’uranio al 20 per cento da parte dell’Iran “è una linea rossa che richiede una risposta decisa e immediata”. Lo ha dichiarato in un comunicato stampa del ministero degli Esteri dello Stato di Israele a seguito dell’annuncio fatto oggi dal portavoce del governo di Teheran Ali Rabiei dell’avvio del processo di produzione di uranio arricchito al 20 per cento nell’impianto di Fordow. “L’Iran ha nuovamente violato i suoi obblighi internazionali quando ha iniziato ad arricchire l’uranio al 20 per cento nell’impianto nucleare sotterraneo di Fordow”, si legge nella nota del ministero degli Esteri israeliano. “Come dimostrato nell’archivio nucleare iraniano precedentemente esposto, l’impianto di Fordow è stato costruito con l’obiettivo di arricchire l’uranio per un programma di armi nucleari. L’uso di questa struttura per scopi di arricchimento indica chiaramente le intenzioni dell’Iran”, riferisce lo Stato di Israele. “Questo atto dovrebbe servire come campanello d’allarme per tutti coloro che sostengono la pacificazione nei confronti dell’Iran”, prosegue la nota. Nel comunicato stampa, il ministro degli Esteri Gabi Ashkenazi, ha lanciato un appello alla comunità internazionale, chiedendo di “non tollerare gli atti sfida dell’Iran” e di considerare l’avvio del processo di arricchimento dell’uranio come “una linea rossa che richiede una risposta decisa e immediata”. “Israele non permetterà mai all’Iran di acquisire un’arma nucleare”, ha dichiarato Ashkenazi. (Nova)