Circa metà dei membri del Foro di dialogo politico libico, creato sotto l’egida delle Nazioni Unite, ha chiesto all’organizzazione internazionale e al Consiglio di sicurezza dell’Onu di espellere “mercenari” e “basi straniere” dal territorio della Libia. Lo riferisce l’emittente “Libya Al Ahrar”, considerata vicina al Governo di accordo nazionale (Gna) di Tripoli. Secondo l’emittente, 36 dei 74 membri del Foro hanno chiesto alle élite politiche di collaborare per raggiungere soluzioni politiche consensuali, e hanno fatto appello al popolo libico affinché sostenga, incoraggi e adotti gli esiti del dialogo politico, per giungere a creare una legalità costituzionale tramite lo svolgimento delle elezioni presidenziali e parlamentari fissate per il 24 dicembre di quest’anno. Secondo l’emittente di proprietà saudita “Al Arabiya”, i 36 membri del Foro hanno aggiunto che “il flusso di armi e mercenari” viola le risoluzioni internazionali relative al Paese, e hanno inoltre fatto appello alla prossima autorità esecutiva affinché lavori per porre fine alle divisioni, e per unificare le istituzioni libiche. (Nova)