Libia: la forza Rada passa sotto la guida di Sarraj

0
264

La forza di deterrenza speciale (Rada) del Governo di accordo nazionale (Gna), specializzata nella lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata, risponderà direttamente e sarà dipendente dall’esecutivo di Tripoli guidato da Fayez al Sarraj, uscendo dalla linea di comando del ministero dell’Interno di Fathi Bashagha. E’ quanto stabilito da un decreto del Gna, citato dal sito informativo libico “Al-Saa 24”. Secondo la normativa, la Rada diventerà “un’agenzia” per la deterrenza impegnata nella lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata e sarà guidata da Abdel Raouf Kara.

La nuova Rada sarà un’entità giuridica e avrà una responsabilità finanziaria indipendente. La sede principale della Rada sarà a Tripoli e le filiali saranno create su proposta del capo dell’agenzia con l’avallo del presidente del consiglio di presidenza. L’emittente libica “Libya 24” definisce la decisione del Gna come “un nuovo capitolo del conflitto in atto e non più nascosto” tra Sarraj e il ministro dell’Interno Bashagha. Inoltre, rappresenta un tentativo da parte di Sarraj di “apparire davanti alla comunità internazionale come l’uomo forte e il futuro alleato”.

Il sito vicino al generale Khalifa Haftar “Al Marsad” annuncia la notizia con un articolo intitolato “Sarraj lima le unghie di Bashagha, cercando di rafforzare la sua influenza sul potere”. La Rada, spiega il sito, “è considerata un’unità esclusiva a Tripoli nelle mani di Bashagha per colpire i suoi avversari”. Negli ultimi mesi, dopo l’annuncio di Sarraj di cedere l’incarico, il ministro dell’Interno originario di Misurata ha dato il via a diverse iniziative, tra cui la visita al Cairo e a Parigi La decisione del Gna, inoltre, benché sia stata emanata il primo settembre scorso è rimasta ignota fino a oggi.

Proprio in quei giorni convulsi di fine agosto e inizio settembre, il Gna ha deciso di sospendere Bashagha e di metterlo sotto indagine circa gli ordini rivolti alla sicurezza durante le manifestazioni contro la corruzione a Tripoli. Successivamente il 3 settembre, Bashagha è stato audito nella sede del Gna per poi essere riammesso in servizio. Nel periodo di “sospensione” Bashagha ha anche effettuato un viaggio in Turchia incassando il sostegno di Ankara, e al ritorno a Misurata è stato accolto nell’aeroporto con tutti gli onori da parte degli ufficiali della sicurezza locale. (Nova)