La presidenza di turno del Consiglio dell’Ue ha annunciato il raggiungimento di un accordo politico tra i rappresentanti del Parlamento europeo e del Consiglio sul regolamento che istituisce il Fondo europeo per la difesa, uno strumento finanziario e legale a sostegno della cooperazione nel settore della difesa a livello europeo. Lo riferisce una nota del Consiglio Ue, precisando che il nuovo fondo garantirà la partecipazione delle industrie della difesa di tutte le dimensioni – comprese le Pmi e le società a media capitalizzazione – a programmi in questo settore in tutta l’Ue, rafforzando e migliorando così l’offerta, la competitività, l’efficienza e la capacità di innovazione nel comparto.
Le nuove regole definiranno anche un quadro chiaro per la partecipazione di Stati ed enti terzi. Per la prima volta, si legge ancora nella nota, le azioni attuate nell’ambito del Fondo saranno soggette a una valutazione etica da parte della Commissione. Il Fondo, che dovrà ora ricevere il via libera formale dal Parlamento europeo e dal Consiglio, avrà una dotazione finanziaria di 7,9 miliardi di euro nell’arco temporale che va al dal primo gennaio 2021 al 31 dicembre 2027. Di questi, 2,6 miliardi di euro saranno destinati alla ricerca e 5,3 miliardi alle azioni di sviluppo.
Il Fondo europeo della Difesa fa seguito al Programma europeo di sviluppo del settore industriale della difesa (EDIDP) e all’Azione preparatoria sulla ricerca nel settore della difesa (PADR) inizialmente istituiti nel 2017 come misure propedeutiche per l’istituzione del Fondo. « Sono lieta di annunciare che abbiamo raggiunto un accordo su uno strumento solido e lungimirante che rafforzerà la ricerca e lo sviluppo di capacità congiunte nel settore della sicurezza e della difesa », ha dichiarato la ministra della Difesa tedesca Annegret Kramp-Karrenbauer. « Il nuovo Fondo europeo per la difesa migliorerà la capacità dell’Ue di proteggere i suoi cittadini e renderà l’Ue un attore globale più forte ». (ANSA)