(Roma 26 novembre 2020). La NATO e l’UE hanno punti in comune nella loro agenda e questi obiettivi dovrebbero essere applicati anche a livello operativo-tattico attraverso le operazioni Eunavfor Med Irini e Sea Guardian che agiscono nelle medesime aree di interesse. Lo ha dichiarato oggi l’operation commander di Irini, ammiraglio Fabio Agostini, nella conferenza stampa organizzata nell’ambito della nona edizione di Shade Med – « Shared Awareness and De-confliction for the Mediterranean Sea », la conferenza ospitata dall’operazione europea. Secondo Agostini l’operazione Irini sta guardando ad un importante accordo con tutta la Nato per un futuro scambio di informazioni tattiche. Tuttavia, secondo Agostini, la situazione politica non ha dato finora la possibilità di raggiungere un accordo che era invece in vigore nell’ambito dell’operazione Eunavfor Med Sophia. L’ammiraglio Agostini ha sottolineato che sono in corso colloqui a Bruxelles, esprimendo la speranza che l’accordo che era in vigore in precedenza venga ripristinato. L’operation commander di Irini ha inoltre sottolineato che al momento l’operazione non ha altre relazioni con attori nazionali attivi in Libia, ad eccezione delle autorità del Governo di accordo nazionale (Gna) di Tripoli. Per quanto riguarda le sfide affrontate da Irini, Agostini ha osservato come vi siano difficoltà nell’arena internazionale dove vi sono una serie di attori con cui l’operazione sta lavorando che hanno una propria agenda. “Penso che alla fine la stabilità dell’area e della Libia sia nell’interesse di tutti i Paesi. Una Libia stabile significa un Mediterraneo più stabile e sicuro e consentirà a tutti i Paesi che affacciano sul Mediterraneo, e non solo, di avere una maggiore prosperità”, ha sottolineato l’operation commander dell’operazione di Irini.