Le accuse penali che il dipartimento di Giustizia statunitense e l’Fbi hanno annunciato oggi contro sei hacker militari russi sottolineano ancora una volta «le continue attività distruttive e destabilizzanti della Russia nel cyberspazio». A dirlo è il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, in una nota. Questa unità di intelligence militare russa è accusata di aver «scatenato alcuni dei malware più distruttivi che il mondo abbia mai visto». Il dipartimento si riferisce all’attacco informatico NotPetya del 2017, lanciato in Ucraina e responsabile per miliardi di dollari di danni in Europa, Asia e nelle Americhe. Queste attività informatiche dimostrano, secondo Pompeo, «un totale disinteresse per la sicurezza pubblica e la stabilità internazionale». La Russia è «uno dei maggiori destabilizzatori di Internet a livello globale». Pompeo ha chiesto alla Russia di porre fine al suo «comportamento irresponsabile» e a tutti gli Stati «che desiderano una maggiore stabilità nel cyberspazio» di unirsi agli Stati Uniti per consegnare gli hacker alla giustizia. (Media/Agenzie)