Coronavirus: 5 milioni di casi in Europa. Madrid chiede «il supporto logistico militare urgente», Parigi è zona «scarlatta»

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Continua ad essere delicata la situazione del Coronavirus in Europa, dove si sono toccati i 5 milioni di casi. A destare particolare preoccupazione sono Francia, Spagna e Regno Unito, mentre in Germania, il virologo Christian Droste ha affermato che «Bisogna prestare attenzione perché la pandemia per il paese tedesco sta cominciando soltanto adesso».

SPAGNA: A Madrid la diffusione del virus tiene con il fiato sospeso popolazione e Governo, al punto da chiedere «il supporto logistico militare urgente», l’obiettivo è installare tende e presidi mobili per effetturare il più ampio numero di test possibili sulla popolazione. Richieste d’aiuto dal vicepresidente della comunità autonoma di Madrid Ignacio Aguado anche alla polizia per «garantire il rispetto da parte dell’intera cittadinanza delle norme per limitare il contagio». Un punto sulla situazione lo ha fatto anche il viceministro alla Salute Antonio Zapatero: «Stiamo studiando l’estensione delle misure di restrizione a nuove aree. Probabilmente la decisione finale verrà presa venerdì», ha dichiarato al Pais. Il provvedimento dovrebbe tradursi in una riduzione del 50 per cento della capienza delle strutture alberghiere, nel divieto di consumo di prodotti all’interno dei bar e in una rimodulazione dell’orario d’apertura dei locali. La Spagna ieri aveva fatto registrare 241 morti e 10.799 casi.

REGNO UNITO: Oltremanica apprensione intorno alla città di Liverpool e alla sua università. In poche settimane è esploso un autentico focolaio, con 87 positivi al Covid fra studenti professori e personale non docente. Anche per questo nella giornata di ieri è arrivato l’annuncio di nuove restrizioni da parte del premier Boris Johnson. Il primo ministro non ha mai messo in discussione, però, l’apertura di scuole e atenei in Gran Bretagna, scatenando l’ira del sindacato delle univerità, compatto nel richiedere al Governo centrale un pronto ritorno a lezioni ed esami online. Alcuni esponenti del sindacato hanno puntato il dito proprio contro il rettorato di Liverpool. Secca la replica dei vertici accademici, per i quali sarebbero state adottate tutte le misure richieste e nonostante il gran numero di positivi non si riscontrerebbero casi gravi. La professoressa Louise Kenny, vicepreside della facoltà di Scienze, ha gettato, a tal proposito acqua sul fuoco, affermando come non ci siano in università situazioni diverse dal resto della città e difendendo l’importanza di una didattica in presenza. I dati restano poco confortanti e quelli di oggi raccontano di 6.178 nuovi casi, contro i quasi 5mila di ieri. All’impennata fortunatamente non ha fatto seguito la crescita dei decessi, che come le scorse 24 ore, sono 37. I ricoveri in terapia intensiva risultano 181, identici al giorno prima. I tamponi ammontano a 220mila, oltre 19 milioni dall’inizio della pandemia.

FRANCIA: Parigi diventa zona scarlatta o «super rossa», insieme a lei altre metropoli transalpine. È la decisione del Governo francese, per l’applicazione di ulteriori restrizioni finalizzate a limitare il contagio da coronavirus. Lo riporta il giornale France 24, mettendo in risalto che nella capitale francese l’incidenza del covid è di 204 abitanti ogni centomila.