Mediterraneo: al via le esercitazioni congiunte Grecia, Italia, Francia e Cipro

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(Roma 26 agosto 2020). L’iniziativa durerà fino al 28 agosto, nelle acque a Sud di Cipro, con l’obiettivo di una « de-escalation delle tensioni nell’area ». Oggi a Berlino, i colloqui tra ministri della Difesa europei con focus sul conflitto Grecia-Turchia.

Hanno preso il via oggi a sud di Cipro, nel Mediterraneo orientale, le esercitazioni congiunte delle forze armate di Grecia, Cipro, Francia ed Italia. Lo ha riferito il ministro della Difesa greco, Nikos Panagiotopoulos, in una nota rilanciata dal sito di ‘Ekhatimerini’. L’Italia, secondo il sito in.gr, partecipa con un cacciatorpediniere della classe Durand de la Penne.

Le esercitazioni « Eunomia » andranno avanti fino al 28 agosto in una zona di mare teatro nelle ultime settimane di forti tensioni tra Ankara e Atene e si svolgono nell’ambito della Quartet Cooperation Initiative (Quad), precisa il sito. « L’iniziativa ha l’obiettivo di dimostrare l’impegno dei quattro Paesi europei del Mediterraneo per lo stato di diritto nel quadro di una politica di de-escalation delle tensioni », ha affermato Panagiotopoulos.

Ieri la Turchia si è detta disponibile a colloqui con la Grecia senza precondizioni mentre entrambi i Paesi sono impegnati in esercitazioni militari. La questione sarà sollevata durante la riunione informale dei ministri degli Esteri Ue che si terrà oggi e domani a Berlino, con Atene intenzionata a chiedere sanzioni contro Ankara.

« Nel Mediterraneo orientale si sta giocando col fuoco. Ogni scintilla può portare alla catastrofe ». Ha detto ieri il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas, mettendo in guardia Atene e Ankara dallo scontro in atto, dopo aver incontrato il collega greco ad Atene. « Quello di cui abbiamo immediatamente bisogno è un segnale di distensione e anche una disponibilità al dialogo », ha aggiunto. Il ministro, che ha svolto una missione di mediazione, ha anche incontrato l’omologo turco. Il ministro di Ankara ha ribattuto: « Se la Grecia fa passi falsi, noi faremo quello che è necessario, senza esitazioni ».

(La Repubblica). (L’articolo)