Libia: le reazioni internazionali al cessate il fuoco annunciato da Saleh e Al-Sarraj

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L’annuncio del cessate il fuoco in Libia rappresenta « un passo importante per il rilancio di un processo politico che favorisca la stabilità del Paese e il benessere della popolazione ». Lo ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, tra i primi capi di Stato e di governo stranieri a commentare l’appello per il cessate il fuoco lanciato ieri in due comunicati distinti del presidente della Camera dei rappresentanti di Tobruk (l’organo legislativo della Libia eletto nel 2014 che si riunisce in Cirenaica), Aguila Saleh, e del presidente del Consiglio presidenziale del Governo di accordo nazionale (Gna) della Libia, Fayez al Sarraj.

Anche la Francia considera « un passo positivo » quello compiuto dai vertici di Tobruk e Tripoli. Secondo il ministero degli Esteri francese, i due appelli devono comunque « concretizzarsi sul campo ». Parigi fa appello a tutte le parti affinché mettano « effettivamente in atto la fine delle ostilità e s’impegnino in buona fede per concludere un cessate il fuoco durevole” che permetta con “passi reciproci, credibili e verificabili di giungere a una ripresa del processo politico e alla fine di tutte le ingerenze straniere in Libia”. Fonti del ministero degli Esteri di Mosca hanno riferito all’agenzia di stampa « Sputnik » della soddisfazione espressa anche dalle autorità russe per l’appello al cessate il fuoco. La fonte avrebbe dichiarato che la Russia « accoglie sempre comunicati simili », come già « menzionato al Cairo ».

Il governo dell’Algeria, sempre più attivo sotto il profilo diplomatico nel dossier libico, ha salutato con favore i due comunicati. Lo ha fatto, durante una conversazione telefonica con l’omologo libico Mohamed Taher Siala, il ministro degli Affari esteri algerino Sabri Boukadoum, auspicando che un cessate il fuoco venga messo in atto il prima possibile. Tra gli attori regionali che sostengono Haftar, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti hanno accolto positivamente la notizia dell’appello bipartisan per la cessazione dell’ostilità, ponendo tuttavia l’accento sulla necessità di porre fine alle ingerenze esterne. Il ministero degli Affari esteri saudita ha chiesto l’avvio di un dialogo politico interno tra le forze libiche che stabilisca una « soluzione permanente » e « prevenga le interferenze straniere » in Libia. Il ministro di Stato degli Affari esteri degli Emirati, Anwar Gargash, ha dichiarato che la soluzione alla crisi in Libia è « politica per eccellenza » e va trovata mediante un « dialogo inclusivo » nell’ambito di « riferimenti internazionali e regionali concordati ». (Agenzia Nova)