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Piano top secret tra Stati Uniti e Russia : ecco i 28 punti per far finire la guerra in Ucraina

(Roma, 19 novembre 2025). Un piano americano negoziato lontano dai riflettori con emissari del Cremlino, apre uno spiraglio inaspettato. Il Cremlino, tuttavia, smentisce

Negli ultimi giorni emerge con forza una nuova direzione diplomatica nel conflitto in Ucraina. Gli Stati Uniti e il presidente Donald Trump, starebbero preparando un piano di pace articolato in 28 punti, concepito in stretta consultazione con la Russia. La rivelazione proviene da fonti ufficiali statunitensi e russe citate da Axios e confermate da un rapporto della Reuters.

Alla guida dell’iniziativa figura l’inviato statunitense Steve Witkoff, indicato come interlocutore primario della controparte russa guidata dal rappresentante Kirill Dmitriev. I due avrebbero discusso per più giorni a Miami verso la fine di ottobre, in un incontro durato tre giorni – dal 24 al 26 ottobre – secondo Dmitriev, il quale ha affermato che stavolta « la posizione russa viene davvero ascoltata ».

Secondo i documenti diffusi da Axios il piano coprirebbe quattro grandi aree: la pace in Ucraina, le garanzie di sicurezza, la stabilità europea, e i futuri rapporti fra Usa, Russia e Ucraina. È stato inoltre riportato che la Casa Bianca ha già iniziato a informare i partner europei e il governo ucraino del progetto, sebbene in forma preliminare.

Sul versante ucraino e in quello europeo, però, permane una forte cautela. Non è ancora chiaro se Kiev acconsentirà alle condizioni che il documento sembra suggerire – in particolare quelle riguardanti posizioni territoriali e membership di alleanze militari. In passato era emerso un pacchetto di proposte che avrebbe richiesto all’Ucraina di rinunciare formalmente all’ingresso nella NATO e di accettare implicitamente la sovranità russa su regioni occupate, fonti che riguardavano una bozza risalente ad aprile 2025.

Un altro filone si era profilato questa estate: nello scorso agosto durante un summit tra Trump e il presidente russo Vladimir Putin, emerse un’apertura della Russia verso l’idea di garanzie di sicurezza per l’Ucraina simili all’articolo 5 della NATO. Tuttavia, già allora Putin aveva espresso forti riserve su un cessate il fuoco rapido, insistendo che ogni accordo dovesse tenere conto della posizione russa sul terreno e delle “necessarie negoziazioni approfondite”.

Nel concreto, questo piano arriva mentre il conflitto sul campo continua a evolvere: Mosca ha registrato progressi in alcune aree e, secondo quanto riferito da Dmitriev, la Russia ritiene di aver rafforzato la propria leva negoziale. Non è previsto un incontro, tuttavia, tra il Segretario dell’Esercito degli Stati Uniti Daniel Driscoll e i rappresentanti russi dopo i colloqui di questi ultimi in Ucraina. Lo ha affermato Dmitry Peskov, smentendo le indiscrezioni. « Russia e Stati Uniti hanno discusso in Alaska una soluzione pacifica per la questione ucraina e da allora non ci sono stati ulteriori sviluppi sulla questione », ha dichiarato il portavoce del Cremlino.

A prima vista, spiega Politico, la scelta di inviare Driscoll a Kiev potrebbe apparire insolita, ma il veterano dell’Esercito e leale amico del vicepresidente J.D. Vance è emerso di recente come figura di spicco al Pentagono e potrebbe ora ricoprire un ruolo sempre più importante.

Di Francesca Salvatore. (Il Giornale)

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