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ONU : Mosca sfida gli USA proponendo una risoluzione alternativa su Gaza

(Roma, 14 novembre 2025). La Russia non menziona la smilitarizzazione della Striscia e si oppone alla permanenza di Israele oltre la Linea Gialla. Inoltre non cita il Board of Peace per l’amministrazione transitoria dell’enclave, previsto dal piano Trump. Irritazione degli USA

Mosca sfida gli Stati Uniti presentando al Consiglio di sicurezza una bozza di risoluzione su Gaza alternativa a quella americana. Nel testo, letto dai giornalisti dell’agenzia Reuters e Channel 12, la Russia non menziona la smilitarizzazione della Striscia e si oppone alla permanenza di Israele oltre la Linea Gialla. Inoltre non cita il Board of Peace, ossia l’amministrazione transitoria dell’enclave, prevista dal piano Trump, ma affida al segretario generale delle Nazioni Unite il compito di valutare le « opzioni per il dispiegamento della forza internazionale di stabilizzazione ».

« Il Consiglio di sicurezza respinge qualsiasi tentativo di cambiamento demografico o territoriale di Gaza – si legge nella bozza di risoluzione russa – compresa qualsiasi azione che riduca l’area della Striscia di Gaza ». Viene poi ribadito « l’impegno nei confronti della visione di una soluzione a due Stati » che « vivano fianco a fianco in pace » e in questo contesto si « sottolinea l’importanza dell’unità e dell’integrità territoriale della Striscia di Gaza e della Cisgiordania sotto l’Autorità palestinese ».

Reuters riporta una nota della delegazione russi rivolta ai membri del Consiglio di sicurezza, in cui si legge a chiare lettere che la controproposta è ispirata alla bozza degli Stati Uniti: « L’obiettivo della nostra bozza – si legge – è consentire al Consiglio di sicurezza di sviluppare un approccio equilibrato, accettabile e unificato per raggiungere una cessazione sostenibile delle ostilità ».

Nel giro di poco tempo è trapelata l’irritazione degli Stati Uniti per questa mossa: « I tentativi di seminare discordia ora, mentre l’accordo su questa risoluzione è in fase di negoziazione attiva, hanno conseguenze gravi, tangibili e del tutto evitabili per i palestinesi di Gaza », ha affermato un portavoce della missione Usa al Palazzo di Vetro. « Il cessate il fuoco è fragile – ha aggiunto – e sollecitiamo il Consiglio a unirsi e ad andare avanti per garantire la pace di cui c’è disperatamente bisogno ».

Di Orlando Sacchelli. (Il Giornale)

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