Ricevendo il presidente siriano Ahmed al-Sharaa alla Casa Bianca, lunedì 10 novembre, il presidente Donald Trump ha fatto un commento inaspettato. Il presidente statunitense ha regalato ad al-Sharaa una bottiglia del suo profumo. «Questo è da uomo», ha commentato spruzzandogli la fragranza.
«L’altro è per tua moglie», ha aggiunto, prima di chiedere rapidamente : «Quante mogli hai ?». «Una», ha risposto al-Sharaa, con una risata. «Con voi non si sa mai», ha ribattuto Trump.
È stato il terzo incontro tra i due presidenti, il primo a Washington. I due si erano visti a maggio, in occasione di un vertice del Consiglio di cooperazione del Golfo (CCG), e poi a settembre a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
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Al-Sharaa è impegnato in un tour mondiale di legittimazione del governo siriano dopo che una guerra civile e un colpo di stato ha rovesciato il regime dell’ex presidente Bashar al-Assad. Ex comandante di al-Qaeda, fino alla scorsa settimana, al-Sharaa era indicato come «terrorista globale» dagli Usa e sulla sua testa pendeva una taglia di 10 milioni di dollari, revocata dagli Stati Uniti a dicembre.
La riunione di Washington è stata la prima tra i leader di Siria e Stati Uniti da quando la Siria ha ottenuto l’indipendenza dalla Francia nel 1946. La visita è stata agevolata anche dal fatto che gli USA hanno sospeso le sanzioni imposte al regime di Assad. Tuttavia, solo il Congresso può revocare completamente le sanzioni.