(Roma, 19 ottobre 2025). Israele ha chiuso i valichi di frontiera verso Gaza e bloccati i convogli di aiuti umanitari dopo che il governo ha accusato Hamas di aver violato l’accordo di cessate il fuoco. Accordo che impegna Israele a far entrare a Gaza ogni giorno 600 camion carichi di aiuti. L’afflusso era già stato dimezzato, perché lo Stato ebraico nei giorni scorsi già aveva accusati il movimento islamico di aver violato l’accordo di pace non avendo restituito in tempo, cioè nelle ore previste, tutti gli ostaggi deceduti. Poi l’annunciata riapertura della frontiera tra la Striscia di Gaza e l’Egitto, a Rafah, era stata rinviata. E ora tutti i valichi sono stati chiusi.
A seguito della violazione della tregua, l’esercito israeliano afferma di aver lanciato un’ondata di attacchi aerei sulla striscia di Gaza meridionale contro obiettivi di Hamas, mentre il fragile cessate il fuoco è prossimo al collasso totale. Hamas ha respinto una dichiarazione del Dipartimento di Stato americano che l’accusava di pianificare un imminente attacco a Gaza. In una dichiarazione rilasciata oggi Hamas ha affermato: « Le accuse degli Stati Uniti sono false e sono pienamente in linea con la fuorviante propaganda israeliana e forniscono una copertura per la continuazione dei crimini dell’occupazione e dell’aggressione organizzata contro il nostro popolo a Gaza ». Gli Usa hanno avvertito che « se Hamas dovesse procedere con questo attacco, saranno prese misure per proteggere la popolazione di Gaza e preservare l’integrità del cessate il fuoco ».