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Francia : il governo di Lecornu è salvo, bocciate le mozioni di sfiducia

(Roma, 17 ottobre 2025). Fondamentale è stata la linea assunta dal Partito socialista, che ha deciso di non votare per la caduta del governo dopo che il primo ministro ha annunciato la sospensione della riforma delle pensioni

Il governo francese guidato dal primo ministro Sebastien Lecornu è sopravvissuto alla minaccia della sfiducia. Le due mozioni presentate nei giorni scorsi da La France Insoumise e dal Rassemblement National sono state bocciate, come previsto. Fondamentale è stata la linea assunta dal Partito socialista, che ha deciso di non votare per la caduta del governo dopo che Lecornu ha annunciato la sospensione della riforma delle pensioni. La mozione de La France Insoumise ha ottenuto solamente 271 voti, contro i 289 necessari per far cadere l’esecutivo. Oltre ai Verdi e ai comunisti, il testo è stato votato anche dal Rassemblement National e dal piccolo partito Unione delle destre. La mozione del partito di Marine Le Pen, invece, ha ottenuto solo 144 preferenze.

“Fino a quando il Parlamento sarà rispettato e il governo sarà fedele al Parlamento non sfiduceremo”, ha detto fuori dall’emiciclo dell’Assemblea nazionale il segretario del Partito socialista, Olivier Faure. La capogruppo de La France Insoumise, Mathilde Panot, ha accusato invece i socialisti di avere una “responsabilità storica” e chiesto ai loro militanti ed elettori di “rompere i ranghi” con la formazione di centrosinistra. Durante il suo intervento in aula, Le Pen ha parlato di un “museo degli orrori” e di un “anno nero” che si prospetta per la Francia. La leader dell’estrema destra ha sottolineato il fatto che nella manovra preparata da Lecornu non c’è “nessuno sforzo per l’immigrazione né su miliardi spesi per l’assistenza sanitaria di Stato”.

“Al lavoro”, ha commentato Lecornu ai giornalisti incrociati in strada subito dopo i due voti, mentre si dirigeva all’Hotel de Matignon, sede del governo. “Era importante che i dibattiti potessero iniziare e inizieranno”, ha aggiunto il capo del governo. Adesso il premier potrà concentrarsi sulla manovra finanziaria del prossimo anno, che conta di far adottare entro la fine del 2025. La settimana prossima cominceranno in Parlamento i dibattiti sul testo, che prevede un taglio di una trentina di miliardi di euro, contro i 44 miliardi previsti nella manovra dell’ex premier Francois Bayrou, sfiduciato a inizio settembre. La commissione Finanze esaminerà la riforma lunedì, dopo il suo arrivo in aula alla fine della settimana. Faure ha promesso che la sinistra sarà “unita” per “correggere un bilancio molto ingiusto”.

(Nova News)

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