(Roma, 04 ottobre 2025). Le parti non hanno raggiunto un consenso sulla questione del disarmo
La leadership politica del movimento islamista palestinese Hamas, con sede a Doha, e la sua ala militare nella Striscia di Gaza sarebbero divise sul piano del presidente statunitense Donald Trump volto a porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza. Lo riporta il quotidiano statunitense «Wall Street Journal» citando funzionari arabi a conoscenza dei fatti, secondo cui le parti non hanno raggiunto un consenso in particolare sulla questione del disarmo. Stando alle fonti, gli alti membri dell’ufficio politico di Hamas, compreso il capo negoziatore Khalil al Hayya (preso di mira circa un mese fa da Israele nell’attacco a Doha contro i vertici del movimento), hanno deciso di sostenere la proposta statunitense «malgrado significative riserve» su alcuni punti.
Tuttavia, secondo i funzionari arabi, la leadership politica ha una «influenza limitata» sull’ala armata che combatte a Gaza. Il miliziano Izz al Din Haddad, salito alla guida dell’ala militare dopo l’uccisione di Yahya e Mohammed Sinwar da parte di Israele, avrebbe informato i mediatori di essere disposto a cedere solo alcune tipologie di armi «offensive», come i razzi, ma di voler mantenere il controllo di quelle «difensive», compresi fucili d’assalto. Altri comandanti militari a Gaza sarebbero ancora meno aperti a raggiungere un compromesso sul disarmo, secondo il «Wall Street Journal», in quanto considerato una «resa». A questo riguardo, stando alle fonti arabe, molti giovani miliziani palestinesi reclutati durante la guerra non sarebbero disposti a cedere le loro armi dopo aver perso familiari e proprietà a causa degli attacchi israeliani.