(Roma, 25 agosto 2025). Mosca sarebbe in grado di comunicare anche con i sommergibili nel Baltico e nel nord dell’Atlantico
Una mega stazione di ascolto russa ad appena 25 chilometri dalla Polonia. È questo l’ultimo progetto di Vladimir Putin scoperto dagli analisti di Tochnyi.info secondo i quali la struttura della Federazione, situata nel distretto di Chernyakhovsky della regione di Kaliningrad (l’exclave di Mosca incastonata tra Polonia e Lituania), è in costruzione dal marzo del 2023 e sarebbe ormai vicina a essere completata. La gigantesca antenna satellitare dal diametro di 1600 metri collocata a sud di una base della Marina russa e a circa 60 miglia dalle coste del Mar Baltico, è composta da almeno sei anelli concentrici e sarebbe progettata per eseguire attività di intelligence.
I ricercatori open source di Tochnyi hanno notato per la prima volta il sito in questione durante l' »analisi di routine » delle immagini satellitari, incuriositi da alcune sue caratteristiche quali « la geometria insolita, le dimensioni notevoli, la posizione remota e il suo potenziale significato strategico ». La struttura, riporta in queste ore il Newsweek, potrebbe infatti essere impiegata da Mosca per intercettare le comunicazioni radio della Nato e per triangolare le loro posizioni.
A metà agosto la stazione di ascolto della Federazione si presenta circondata da un muro di cinta e sarebbe dotata di un punto di accesso con un checkpoint. Le immagini scattate dai satelliti mostrano come la foresta circostante sia stata sfoltita nel corso del tempo « con la maggior parte di essa ormai spianata e i muri perimetrali in costruzione entro il luglio del 2023 ». « L’installazione in questa regione di una struttura simile al CDAA (Circularly disposed antenna array) è strategicamente logica », spiegano gli analisti di Tochnyi, i quali sottolineano che essa « permetterebbe alla Russia di monitorare le comunicazioni elettroniche della Nato nell’Europa orientale e nella regione baltica ». Inoltre la mega antenna satellitare potrebbe essere impiegata anche per comunicare con sottomarini in immersione nel Mar Baltico o nel nord dell’Atlantico supportando « la raccolta di intelligence passiva in pieno allineamento con la più ampia dottrina russa di guerra elettronica ».
« Sebbene sia ancora in costruzione », proseguono gli esperti di Tochnyi, « questa nuova installazione a Kaliningrad è probabilmente un nodo centrale nell’archittettura strategica russa di intelligence e comunicazioni e rappresenta un ponte tra la tecnologia della Guerra Fredda e la moderna dottrina militare, che valorizza la negazione, la sorveglianza e il dominio delle informazioni ».
Gli addetti ai lavori fanno notare che la scoperta di un CDAA a pochi chilometri dal confine con la Polonia è tanto più preoccupante se si considera che la Russia di Putin è sempre più impegnata in attività di guerra elettronica che si concretizzano in operazioni di disturbo dei segnali Gps nell’area del Baltico. A giugno i piloti della Lituania hanno riportato « 1022 » interruzioni alle loro comunicazioni Gps rispetto alle 46 registrate nello stesso mese dell’anno precedente. Le origini delle attività di disturbo sarebbero da rintracciare proprio nell’exclave russa.
I responsabili dell’ente preposto alla regolamentazione delle comunicazioni di Vilnius hanno infatti dichiarato di aver identificato oltre 10 siti nell’Oblast di Kaliningrad « dai quali la Russia starebbe provocando le interferenze ».
Di Valerio Chiapparino. (Il Giornale)