(Roma, 24 agosto 2025). L’operazione è arrivata due giorni dopo il lancio di un missile balistico e due droni verso Israele, diretti contro Tel Aviv e Ashkelon
Israele ha bombardato la capitale dello Yemen, Sana’a, che da diversi anni è controllata dal gruppo armato sciita degli Houthi, sostenuto dall’Iran. Ha centrato quattro obiettivi tra cui la centrale elettrica di Haziz. Il bilancio è di almeno due morti e cinque feriti.
Gli obiettivi
Secondo fonti israeliane, i raid hanno avuto come obiettivo un “complesso militare” vicino al palazzo presidenziale di Sanaa. Media Houthi hanno parlato invece di bombardamenti su infrastrutture civili, tra cui una stazione di carburante, un impianto petrolifero e la centrale elettrica di Haziz.
Immagini verificate da Al Jazeera mostrano colonne di fuoco e fumo alzarsi sopra la capitale yemenita.
L’operazione è arrivata due giorni dopo il lancio di un missile balistico e due droni verso Israele, diretti contro Tel Aviv e Ashkelon. Per la prima volta, l’esercito israeliano ha confermato che gli Houthi hanno impiegato un missile con testata a grappolo, un ordigno che si divide in più sub-munizioni in caduta, aumentando il potenziale distruttivo.
Secondo media israeliani, l’aviazione ha usato oltre 30 munizioni per colpire quattro obiettivi a Sanaa. Israele ha definito gli attacchi una risposta ai “ripetuti assalti del regime Houthi contro Israele e i suoi cittadini”.