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Medio Oriente : forze Israele, decine di migliaia di militari pronti per offensiva Gaza City

(Roma, 20 agosto 2025). Cinque divisioni delle Forze di difesa israeliane (Idf), composte da decine di migliaia di militari, sono pronte a partecipare all’offensiva militare pianificata a Gaza City, nel nord della Striscia. Lo riferisce il quotidiano « The Times of Israel », citando le Idf, secondo cui le fasi preparatorie dell’operazione, denominata “Carri di Gedeone B”, sono già iniziate con un’offensiva in corso alla periferia di Gaza City. La Brigata di fanteria Nahal e la settima Brigata corazzata stanno operando nel quartiere di Zeitoun, mentre la Brigata di fanteria Givati ha avviato una nuova offensiva nella zona di Kafr Jabalia, nel nord della città. L’offensiva delle Idf a Gaza City sarà condotta in più fasi, a partire da un ordine di evacuazione per i civili presenti nell’area. Le Idf dovrebbero poi circondare la città prima di avanzare più in profondità e raggiungere anche le zone che in precedenza « non erano state completamente liberate dalle infrastrutture » del movimento islamista palestinese Hamas. Il piano, approvato ieri sera dal ministro della Difesa Israel Katz, sarà presentato domani al premier Benjamin Netanyahu e fa seguito a un’omonima operazione che ha portato le Idf a prendere il controllo del 75 per cento del territorio della Striscia di Gaza da maggio scorso.

Per quanto riguarda i riservisti, saranno chiamati alle armi in diverse ondate per un totale di 60 mila. Alla maggior parte di essi, circa 40-50 mila, sarà ordinato di presentarsi in servizio il 2 settembre. Un’altra ondata avrà luogo a novembre-dicembre, e successivamente ci sarà una terza ondata a febbraio-marzo 2026. Le Idf stanno inoltre prolungando di 30-40 giorni il servizio per molti riservisti attualmente operativi, mossa che dovrebbe portare il numero totale di riservisti in un futuro momento dell’offensiva a circa 130 mila. Non tutti i riservisti dovrebbero partecipare alla « operazione di conquista » di Gaza City, poiché alcuni sostituiranno i militari in servizio permanente su altri fronti, secondo quanto riportato dal « Times of Israel ».

Inoltre, in base a quanto riferito dal quotidiano, le Idf confermano che sono stati avviati gli sforzi per creare infrastrutture « umanitarie » nella parte meridionale della Striscia per il milione di civili palestinesi che si prevede sarà sfollato da Gaza City. A questo riguardo, saranno istituiti altri centri di distribuzione degli aiuti e almeno altri due ospedali da campo. Dovrebbe riprendere le attività anche l’Ospedale europeo di Khan Yunis, finora rimasto chiuso dopo che un attacco delle Idf del 13 maggio scorso lo ha gravemente danneggiato e reso inaccessibile. “Nell’ambito dei preparativi per il trasferimento della popolazione da Gaza City alla Striscia meridionale, sono stati avviati colloqui con le organizzazioni internazionali per reclutarle al fine di istituire ulteriori ospedali da campo nel sud, e la risposta è positiva”, afferma un funzionario della sicurezza, citato dal « Times of Israel ». “Sono previsti anche piani per ampliare le infrastrutture mediche esistenti nel sud in collaborazione con le organizzazioni e, inoltre, si stanno valutando opzioni per aprire vie di accesso a ulteriori strutture mediche », aggiunge il funzionario, spiegando che “le Nazioni Unite e le organizzazioni hanno iniziato a formulare un piano per riavviare l’Ospedale europeo come ulteriore risposta medica”.

(Agenzia Nova)

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