(Roma, Parigi, 12 agosto 2025). Secondo l’economista russo Kirill Dmitriev, il dialogo tra i due leader porterà «speranza, pace e sicurezza globale»
Mosca ha grandi aspettative in vista del vertice di venerdì in Alaska tra i presidenti di Stati Uniti e Russia, Donald Trump e Vladimir Putin, che però non hanno nulla a che vedere con la fine del conflitto in Ucraina. E’ quanto si legge in un editoriale sul quotidiano “Wall Street Journal”, secondo cui il Cremlino vede nell’incontro un’opportunità per “separare le relazioni Usa-Russia dalle sorti dell’Ucraina e spezzare il proprio isolamento internazionale, con possibili accordi su infrastrutture ed energia nell’Artico e oltre, mentre i media di Stato russi ritraggono un’intesa tra due grandi potenze paritarie. Secondo l’economista, dirigente aziendale e consigliere di Putin Kirill Dmitriev, il dialogo tra i due leader porterà “speranza, pace e sicurezza globale”. Oltre alla “questione ucraina”, che resta l’argomento principale dell’incontro, il deputato Sergey Gavrilov ha citato “temi globali più importanti” come la cooperazione economica e infrastrutturale artica. Un ex ambasciatore russo, Alexander Yakovenko, ha definito la risoluzione della guerra in Ucraina “un problema secondario, ormai perso dall’Occidente”, da superare per normalizzare i rapporti con gli Stati Uniti.
Il solo fatto che il vertice si tenga negli Usa rappresenta un successo per Putin, che così riabilita la sua immagine internazionale nonostante l’ostracismo occidentale e il mandato d’arresto per crimini di guerra dell’Aia. Secondo il quotidiano statunitense, Putin potrà soprattutto mostrare ai leader europei, che si oppongono con decisione a qualunque apertura nei suoi confronti, di potersi confrontare alla pari con l’inquilino della Casa Bianca.