Il passaporto italiano è fra i più efficaci del mondo: consente l’ingresso (senza visto o con visto all’arrivo) in 189 Paesi su 227. Henley Passport Index, la classifica ritenuta fra le più autorevoli su questo argomento, lo pone al terzo posto in assoluto insieme ai documenti di Germania, Francia, Spagna, Irlanda, Finlandia e Danimarca.
Cos’è l’Henley Passport Index
L’Henley Passport Index è l’unico a basarsi su dati esclusivi dell’International Air Transport Authority (IATA). Comprende 199 diversi passaporti e 227 diverse destinazioni di viaggio. Aggiornato mensilmente, è ritenuto lo strumento di riferimento standard per la valutazione della potenza di un passaporto nell’ambito della mobilità globale.
Come è stata stilata la classifica
Ogni passaporto riceve un punto per ogni destinazione di viaggio per la quale non è richiesto alcun visto. Lo stesso vale se i titolari di un passaporto possono ottenere un visto all’arrivo, un permesso di visita o un’autorità di viaggio elettronica (ETA) quando entrano nella destinazione. Questi tipi di visto non richiedono l’approvazione del governo prima della partenza, grazie agli specifici programmi di esenzione dal visto in vigore.
189 punti e Paesi
Se è richiesto un visto, o se il titolare del passaporto deve ottenere un visto elettronico (e-Visa) approvato dal governo prima della partenza, il passaporto in questione non riceve punti (sarà assegnato = 0). Lo stesso accade anche nel caso in cui i titolari di passaporto debbano ottenere l’approvazione governativa prima della partenza per un visto all’arrivo. Il passaporto italiano ha ottenuto, come detto, un punteggio pari a 189: quindi chi dispone di questo documento può andare in 189 Paesi senza bisogno di visto preventivo.
L’andamento dell’Italia nel tempo
Dal 2006 a oggi l’Italia ha avuto un andamento abbastanza costante, piazzandosi sempre al terzo o al quarto posto. Nel 2010 è scesa in quinta posizione. Più di recente, l’anno scorso, il record: era prima.
Il podio del 2025
Il podio di quest’anno vede al primo posto Singapore, con 193 destinazioni accessibili. Seguono in seconda posizione Giappone e Corea del Sud, con 190. Sul terzo gradino a parte l’Italia le già citate Francia, Germania, Spagna, Irlanda, Finlandia, Danimarca. Singapore ha iniziato a ricevere valutazioni sempre migliori dal 2011 in poi (nel 2010 era in 11esima posizione) e dal 2018 non si è mai mossa dai primi due gradini del podio, alternandoli.
Il quarto posto
Il quarto posto è interamente occupato da altri Paesi europei: Austria, Belgio, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Portogallo, Svezia.
Regno Unito
Il Regno Unito è sesto, con 186 punti, e si posiziona quindi un gradino più in basso di Svizzera e Nuova Zelanda. L’Australia è settima, con 185 destinazioni.
Stati Uniti : mai così in basso in vent’anni
Gli Stati Uniti crollano dal settimo posto del 2024 (stabile anche nel 2022 e nel 2023) al decimo di quest’anno. È il valore più basso dal 2006. Nel 2006 e nel 2014 avevano invece raggiunto la prima posizione.
Gli ultimi posti
Agli ultimi posti si trovano Iraq, Siria e Afghanistan, nello stesso ordine del 2024: rispettivamente con 30, 27 e 25 destinazioni.
Cosa fa salire ai primi posti
L’indice rappresenta la fiducia che gli altri Stati ripongono nei cittadini di un Paese e nei confronti della sua diplomazia. Per salire in classifica servono una certa stabilità politica e un’eventualità migratoria percepita come bassa da parte degli altri governi. È anche importante partecipare a molte organizzazioni multilaterali.
In Italia costa di più
Nelle scorse settimane Assoutenti ha rilevato che in Italia richiedere il passaporto costa di più rispetto ad altri Paesi. Bisogna infatti sostenere una spesa minima di 116 euro, costituita da un bollettino da 42,50 euro cui si aggiunge un contrassegno amministrativo da 73,50 euro. Se la richiesta viene presentata attraverso il servizio messo a disposizione da Poste Italiane è previsto un costo aggiuntivo di 14,2 euro, e se si opta per la consegna a domicilio vanno pagati ulteriori 9,53 euro. In Germania per ottenere lo stesso documento con la procedura standard la spesa è di 70 euro per i cittadini con più di 24 anni, 37,50 euro per gli under 24, e se si opta per la procedura espressa il costo sale rispettivamente a 102 e 69,50 euro. Servono invece 86 euro in Francia, e bastano appena 30 euro in Spagna. Nel Regno Unito il costo per il rilascio è di 94,5 sterline (circa 112 euro) con la richiesta online, 107 sterline (126,70 euro) con modulo cartaceo.