(Roma, 08 luglio 2025). Tra ottobre e giugno, le autorità marittime hanno effettuato 343 controlli su imbarcazioni sospette
Le autorità britanniche controllano in media oltre 40 navi sospettate di appartenere alla cosiddetta “flotta ombra” russa ogni mese, mentre transitano lungo le coste del Regno Unito. È quanto emerge da dati ufficiali del governo, riportati dal quotidiano “Financial Times”.
Tra ottobre e giugno, le autorità marittime del Regno Unito hanno effettuato 343 controlli su imbarcazioni sospette, verificandone in particolare lo stato assicurativo, nell’ambito degli sforzi europei per aumentare la pressione sulle esportazioni petrolifere russe. Secondo il governo britannico, i controlli radiofonici alle navi sospette costituiscono un deterrente efficace contro l’utilizzo di queste imbarcazioni, perlopiù petroliere, potenzialmente impiegate per eludere le sanzioni imposte a Mosca dopo l’invasione su larga scala dell’Ucraina nel 2022. La “flotta ombra” consente infatti alla Russia di esportare petrolio verso Paesi come India, Cina e altri mercati extra occidentali, aggirando le restrizioni occidentali. Queste navi tendono a evitare l’utilizzo di assicurazioni e servizi finanziari occidentali, rendendo opaca la tracciabilità dei reali proprietari. “Qualsiasi nave che faciliti o supporti le attività dannose della Russia potrebbe essere soggetta a sanzioni”, ha dichiarato il governo britannico, ricordando di aver già sanzionato petroliere come la Ksena. Londra ha ribadito: “Continueremo a sfidare ogni nave sospetta che attraversa la Manica”.