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Pete Hegseth replica a Khamenei : «l’operazione militare voluta da Trump è stata un successo storico»

(Roma, 26 giugno 2025). Per il Financial Times, l’uranio è stato spostato prima dei raid sulle centrali nucleari

Il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Pete Hegseth, e altri funzionari militari hanno tenuto una conferenza stampa, a margine del vertice della Nato, sulle conseguenze dei raid americani contro l’Iran e il suo programma nucleare.

“Grazie a un’azione militare decisa, il presidente Trump ha creato le condizioni per porre fine alla guerra decimando, scegliete voi la parola, cancellando, distruggendo le capacità nucleari dell’Iran”, ha detto Hegseth, per il quale tycoon ha realizzato “l’operazione militare più complessa e segreta della storia… Un successo clamoroso che ha portato a un accordo di cessate il fuoco e alla fine della guerra di 12 giorni”.

L’attacco ai media che hanno parlato di « danni minori »

Per Hegseth, i media hanno pubblicato il rapporto preliminare dell’intelligence del Pentagono “cercando un modo di manipolarlo per le loro ragioni politiche, per colpire il presidente Trump e il Paese. E ha aggiunto: “A loro (i media, ndr) non importa quello che pensano i militari, il mondo, vogliono solo manipolare la notizia per mettere Trump in cattiva luce usando una fuga di notizie”. Un duro attacco ai media, quindi. In particolare, alla Cnn e al New York Times, per i quali l’accusa è di avere un piano contro Trump “per far sembrare che l’attacco americano alle strutture nucleari iraniane non avesse causato danni ingenti”. Il rapporto filtrato, a suo avviso, era “preliminare”.

« L’odio verso Trump è nel vostro Dna »

“L’odio per Trump è nel vostro Dna”, ha sentenziato Hegseth, “è nel vostro sangue tifare contro Trump. Poiché volete così tanto che non abbia successo, dovete tifare contro l’efficacia di questi attacchi. Dovete sperare che forse non siano stati efficaci. Forse, il modo in cui l’amministrazione Trump li ha rappresentati non è vero. Quindi, prendiamo le mezze verità, informazioni distorte, informazioni trapelate, e poi giriamole. Le facciamo girare in tutti i modi possibili per cercare di seminare dubbi e manipolare la mente, l’opinione pubblica sul fatto che i nostri coraggiosi piloti abbiano avuto successo o meno”.

Il documento rivelato dalla CNN

Secondo un documento rivelato dalla Cnn, gli attacchi hanno sigillato gli ingressi di alcuni impianti senza distruggere, però, gli edifici sotterranei, ritardando il programma iraniano solo di pochi mesi. La Casa Bianca ha confermato l’autenticità del rapporto, ma lo ha definito “completamente errato”. La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha assicurato a Fox News che gli Stati Uniti “non hanno alcun segnale che l’uranio altamente arricchito sia stato spostato prima degli attacchi” e ha insistito sul fatto che gli impianti sono ora “sepolti sotto chilometri e chilometri di macerie”. Queste rivelazioni hanno irritato il presidente degli Stati Uniti, che ha annunciato la conferenza stampa con Pete Hegseth, per dimostrare che la missione di quasi 40 ore di volo che ha portato i B2 nei cieli iraniani non è stata vana né vacua.

Il programma nucleare iraniano è stato davvero danneggiato?

Il capo del Pentagono ha poi riportato le nuove conclusioni del direttore della Cia: “a differenza dell’analisi preliminare”, ha asserito, “dicono che il programma nucleare è stato gravemente danneggiato dai raid americani”. E ancora: “Molti impianti chiave sono stati distrutti e ci vorranno anni per ricostruirli”.

La versione di Teheran…

Secondo la versione fornita da Teheran, il programma nucleare andrà avanti. In altre parole, i raid americani non avrebbero “annientato” gli impianti nucleari iraniani, come aveva, invece, fatto sapere Trump nei giorni scorsi. Una presa di posizione alla quale gli Stati Uniti non credono. “L’iran dovrà dire molte cose in questo momento per rafforzare la propria immagine”, ha detto Hegset, “soprattutto a livello interno. Nei media ci sono molte dichiarazioni fatte per il consumo interno, ma stiamo osservando attentamente quello che fanno

…e quella del Financial Times

Secondo quanto riportato dal Financial Times, citando alcuni fonti, le riserve di uranio altamente arricchito – circa 408 kg – dell’Iran rimangono in gran parte intatte. Teheran, infatti, lo avrebbe spostato da Fordow prima dei bombardamenti statunitensi e lo avrebbe distribuito in altri vari siti.

Risultati questi che mettono in discussione l’affermazione del presidente Trump, secondo cui il bombardamento ha “annientato” il programma nucleare iraniano. Le fonti hanno affermato che i governi dell’Unione Europea sono ancora in attesa di un rapporto completo di intelligence sull’entità dei danni a Fordow, ma un rapporto preliminare suggeriva “danni estesi, ma non una completa distruzione strutturale”.

I complimenti di Trump

Donald Trump si è complimentato con il segretario alla Difesa Hegseth e con il generale Dan Caine per la conferenza stampa al Pentagono. “Una delle più grandiose, professionali e ricca di informazioni che abbia mai visto!”, ha scritto il presidente su Truth, ribadendo che “I media di fake news dovrebbero licenziare tutti coloro che sono coinvolti in questa caccia alle streghe e chiedere scusa ai nostri grandi guerrieri e a tutti gli altri!”.

Le altre valutazioni

La guerra ha inferto un “duro colpo” al programma nucleare di Teheran, ma è “ancora presto per valutare i risultati dell’operazione”, ha ammesso il portavoce militare israeliano, il Generale di Brigata Effie Defrin.

Stessa osservazione fatta dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica, secondo la quale è impossibile in questa fase valutare i danni e ha richiesto l’accesso ai siti. L’agenzia delle Nazioni Unite “ha perso visibilità dal momento dell’inizio delle ostilità”, ha spiegato il suo direttore generale, Rafael Grossi.

Di Vittorio Russo. (TG LA7)

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