(Roma, 18 giugno 2025). Lo scopo dei voli non è ancora chiaro: lo spostamento potrebbe essere anche finalizzato a mettere in salvo gli stessi aerei, allontanandoli dalle basi aeree iraniane
Tre aerei di Stato iraniani, tra cui quello del presidente Masoud Pezeshkian, sono atterrati mercoledì pomeriggio a Muscat, capitale dell’Oman, nel pieno dell’escalation militare con Israele, mentre Donald Trump lanciava l’ultimatum a Teheran minacciando un intervento Usa. Lo scopo dei voli, segnalati dai siti di tracciamento come Flightradar24, non è ancora chiaro: in un primo momento è stato ipotizzato che a bordo ci fossero negoziatori iraniani diretti a un tavolo di colloqui per il cessate il fuoco.
La ricostruzione però è stata subito smentita dal ministro degli Esteri Abbas Araqchi, che ha detto chiaramente di non aver inviato alcuna delegazione in Oman. Così si fanno strada ipotesi alternative, come quella di una fuga delle alte cariche della Repubblica islamica mentre i missili israeliani bombardano Teheran. Ma lo spostamento potrebbe essere anche finalizzato a mettere in salvo gli stessi velivoli, allontanandoli dalle basi aeree iraniane prese di mira dallo Stato ebraico.