(Roma, 10 giugno 2025). Secondo l’intelligence ucraina undicimila soldati nordcoreani sono schierati nella regione russa di Kursk in supporto alle forze di Mosca
In Ucraina è stata un’altra notte di fuoco. Il cielo di Kiev illuminato da bagliori improvvisi, stordito dalle esplosioni. Colonne di fumo si sono alzate da 7 dei 10 distretti della capitale, quattro persone sono rimaste ferite, migliaia hanno trascorso la notte nei rifugi. «È stato uno dei più grandi attacchi a Kiev», ha scritto Zelensky sui social chiedendo nuovamente maggiori pressioni degli Stati Uniti e dell’Europa su Mosca.
L’operazione militare russa si è estesa anche più a sud, nella città portuale di Odesa: due persone sono rimaste uccise durante i bombardamenti che hanno colpito edifici residenziali, strutture mediche e un reparto di maternità. Ma l’allarme è scattato anche in altre aree del paese. Sotto tiro le regioni centrali del Dnipro e di Chernihiv e più est lungo il confine russo le regioni contese del Donbas. Kiev intanto continua la sua offensiva in territorio Russo, secondo l’intelligence ucraina undicimila soldati nordcoreani sono schierati nella regione russa di Kursk in supporto alle forze di Mosca.