Meno del 5% della superficie coltivabile della Striscia di Gaza resta disponibile per l’agricoltura, andando a peggiorare ulteriormente la capacità di produzione alimentare e ad aggravare il rischio di carestia nella zona. E’ quanto emerge dall’ ultima valutazione geospaziale condotta dalla Fao e dal Unosat, Centro satellitare delle Nazioni Unite.