(Roma, Parigi, 24 maggio 2025). Secondo quanto riporta il quotidiano francofono libanese «L’Orient-le Jour», gli aventi diritto al voto hanno iniziato a recarsi alle urne già alle 7 del mattino (le ore 6 in Italia)
Oggi si tiene nei governatorati meridionali del Libano l’ultima fase delle elezioni municipali, dopo i turni di voto che si sono susseguiti nelle scorse settimane nel Monte Libano (4 maggio), nel nord e Akkar (11 maggio) e a Beirut e nella Bekaa (18 maggio).
Secondo quanto riporta il quotidiano francofono libanese «L’Orient le Jour», gli aventi diritto al voto hanno iniziato a recarsi alle urne già alle 7 del mattino (le ore 6 in Italia). I cittadini libanesi sono chiamati a eleggere sindaci e consigli municipali mentre le istituzioni tentano di risollevare il Paese dopo 14 mesi di conflitto tra il movimento sciita filo-iraniano Hezbollah e Israele, che ha danneggiato interi quartieri e villaggi del sud.
Come riportano i media libanesi, nell’area meridionale del Paese sono favorite le liste sostenute da Hezbollah e dal partito alleato Amal. Per il tandem sciita, il voto odierno rappresenta un test per valutare il livello di popolarità e appoggio nel quadro dei bombardamenti israeliani, che nonostante la tregua (entrata in vigore lo scorso novembre) sono proseguiti.
Questa settimana, Israele ha intensificato i raid nel sud, sostenendo di colpire obiettivi di Hezbollah. Nei giorni scorsi, il ministro dell’Interno libanese, Ahmad Al-Hajjar, ha affermato che il processo elettorale sarebbe stato completato «anche in caso di attacchi». Lo Stato, ha aggiunto, «non farà concessioni sulla propria sovranità».